Crisi Ferrarini/Un gruppo di dipendenti attacca Angelo Frigerio (1)

2021-09-09T10:51:36+02:009 Settembre 2021 - 10:51|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Riportiamo per intero una lettera, pubblicata su Facebook dal gruppo dipendenti Ferrarini, con un attacco diretto ad Angelo Frigerio, direttore di alimentando.info.

Caro Angelo Frigerio,

Probabilmente non ti è chiara la differenza tra un imprenditore che commette degli errori per arricchirsi e quello che li commette per difendere la sua azienda al costo di mettere a servizio di quella ogni bene personale. Forse questo appunto serve a rispondere almeno alla tua domanda sull’asta di Rivaltella, voluta da Banca Intesa (finanziatrice della proposta concorrente) che in caso di vendita all’asta della nostra sede produttiva non vedrebbe in nessun modo risarcito un suo credito. Evidentemente il tuo odio viscerale verso l’azienda e la proprietà (un giorno ci spiegherai a cosa è dovuto) ti impedisce di vedere questi piccoli dettagli.

In ogni caso, visto che ti piacciono così tanto le domande, te ne facciamo qualcuna anche noi. Alcune di queste domande le abbiamo già poste qui, su questa pagina, e nessuno (nemmeno tu, nonostante ti professi attentissimo alla vicenda Ferrarini) si è mai azzardato a risponderci. Altre le facciamo adesso, cogliendo l’occasione del tuo bell’articolo. Sia mai che qualcuno abbia voglia di coltivare oltre all’amore per le domande anche quello per le risposte.

Ti sembra normale che dietro a Spienergy, società oppositrice al concordato Vismara che tanto ti affascina, si nascondesse l’avvocato reggiano Ettore Rocchi (regista della cordata concorrente) che cercava così di ostacolare la buona riuscita del concordato Vismara e la messa in sicurezza dei posti di lavoro, provando ad aggredire il concordato Ferrarini facendo fallire Vismara?

Ti sembra una coincidenza che Spienergy ritiri la propria opposizione subito dopo che noi dipendenti su questa pagina avevamo esibito i legami conclamati tra quell’azienda e Rocchi-Bonterre? Se vuoi avere un quadro più dettagliato di quei legami puoi sempre dare una scorsa ai post precedenti.

Ti sembra normale che Ettore Rocchi scriva al commissario giudiziale lamentando che lo stesso si sia permesso di fare gli auguri di Pasqua ai dipendenti a nome del Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Bologna Dott.Fiorini?

Ti sembra normale che, come nei fatti da te citati, Cadoppi sostenga che un’importante banca italiana (nella fattispecie sempre “la salvatrice di aziende” Banca Intesa) si adoperi “con ogni mezzo e con ogni fine” per ostacolare il concordato Vismara e non ti desta alcun sospetto che immediatamente dopo lo stesso CG ritratti le sue posizioni che aveva messo nero su bianco, come se le avesse scritte in uno stato di incoscienza? Non ti sembra strano che il fatto sia venuto fuori solo dopo che noi dipendenti lo avevamo denunciato sulla nostra pagina?

Ti sembra normale che quegli stessi salvatori che si lamentano del fatto che il concordato sia stato trascinato per troppo tempo siano gli stessi ad essere i diretti responsabili di questo eccessivo prolungamento presentando due reclami che al netto dell’essere stati respinti hanno avuto come unico risultato quello di rimandare di oltre un anno l’adunanza dei creditori e il risarcimento degli stessi?

Ti sembra normale che la stampa provi a far passare l’idea che fosse stata la Ferrarini a rimandare il concordato e non abbia dato nessun risalto al fatto che i due reclami di Banca Intesa e Bonterre siano stati interamente respinti?

Ti sembra normale che Banca Intesa, che si nasconde dietro la compagine “salvatrice” cooperativa, faccia ricorso all’ennesimo reclamo in Corte d’Appello di Bologna, cercando di rimandare ulteriormente l’adunanza dei creditori e l’omologa del concordato?

E infine, ti sembra giusto che Banca Intesa in forza di un debito (frutto di carta straccia) porti all’asta il quartier generale di Rivaltella, quando in nessun modo il prezzo dell’asta potrebbe soddisfarla? Che altro obiettivo avrebbe quella banca se non quello di affossare l’azienda privandola della sua sede produttiva?

Ti sembrano questi gli atteggiamenti di chi vuole fare il bene dei lavoratori o di chi vuole spazzare via un concorrente dal mercato, acquisendo con ogni mezzo e senza nessuno scrupolo per il futuro di noi dipendenti un’azienda che produce, guadagna e assume?

Tu pensi probabilmente che tra noi dipendenti esista un clima di partigianeria verso la proposta di concordato di Pini-Amco. Devi farti una ragione che i fatti di questi ultimi anni sono bastati da soli a farci capire che i giornalisti come te raccontavano un sacco di balle, e sappiamo molto bene per conto di chi e a quale fine lo facevano.

Caro Frigerio, quando ti capita prova a fare tutte le domande, non solo quelle che fanno comodo a te e a chi sta dietro di te.

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