Crisi Ferrarini/Un gruppo di dipendenti attacca Angelo Frigerio (2). La risposta del direttore

2021-09-10T09:57:26+01:009 Settembre 2021 - 10:53|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: , , , |

Cari dipendenti,

quando abbiamo scritto le ormai famose dieci domande alla famiglia Ferrarini ci aspettavamo una risposta dagli stessi. Ieri invece arriva la vostra, molto ben articolata. Vi faccio i miei complimenti, un avvocato o un esperto non avrebbe potuto fare meglio…

In primo luogo non mi piacciono i toni. Leggere termini come “il tuo odio viscerale verso l’azienda e la proprietà” o ancora “i giornalisti come te raccontavano un sacco di balle e sappiamo molto bene per conto di chi e a qual fine lo facevano” mi fa incazzare. Questo non lo accetto. Nessun odio viscerale e, per quanto riguarda le balle, dettagliatemi quando, come e dove le balle sono state scritte. Nessuno può mettere in discussione la mia onestà intellettuale e la mia correttezza professionale. Tanto è vero che tutte le volte che mi avete scritto, ho pubblicato senza censure o cancellazioni. Di più, prima dell’estate ho richiesto un confronto in presenza con voi ma mi è stato decisamente negato. Di cosa avete paura? Bello nascondersi dietro una pagina di Facebook…

Ritorno poi sull’argomento “odio viscerale” nei confronti dei Ferrarini. Non odio nessuno: men che meno i Ferrarini. Non mi sono simpatici, questo sì, ma da qui all’odio ce ne passa.

Sono orgogliosamente figlio di un operaio e di una casalinga. Ho vissuto tutta la mia infanzia in case popolari. Il mare l’ho visto a dieci anni, in colonia dalle suore. Non ho ville in Sardegna, Toscana e montagna. E neppure uno yacht.

Per questo sono sempre stato dalla parte degli ultimi. Ovvero i dipendenti di quelle 1500 aziende, piccole e grandi, che sono state coinvolte nei vari concordati Ferrarini. Aziende che hanno rischiato di fallire proprio in quanto creditori (spesso di diversi milioni di euro) della famiglia. Ci avete mai pensato? Mai vista da parte vostra una riga di solidarietà con loro…

Ciò premesso, entro nel merito delle domande. Tutto quello che mi avete elencato non è normale o meglio, è normalissimo, in una contesa legale, gli sgambetti e i colpi sotto la cintola sono all’ordine del giorno.

Pensare però che i Ferrarini siano anime belle che “mettono al servizio dell’azienda ogni bene personale” mi sembra perlomeno eccessivo. Forse vi siete dimenticati quanto scriveva il commissario giudiziale per Vismara Franco Cadoppi nella sua relazione sul sistema Ferrarini: “private e avventate operazioni finanziarie”, “disordinati intrecci di garanzie”, “crescente opacità di comportamenti”. E ancora: “il bilancio veniva falsificato esponendo un indebitamento molto inferiore rispetto a quello effettivo, con evidenti effetti positivi sugli indici di bilancio e sul livello dei rating bancari”.

Non mi sembra poi che la famiglia, questa estate, sia andata in pellegrinaggio a Lourdes per chiedere la grazia. Al contrario mi raccontano di feste nella villa in Sardegna, gite con lo yacht Drake e altro ancora. Tutto legittimo, sia ben chiaro, però…

Concludo questa lettera aperta con un rinnovato invito a un incontro in presenza.

E, visto che siete così vicini alla famiglia, perché non le dite di rispondere alle dieci domande?

Cordialità

Angelo Frigerio

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