Cun suino vivo, quotazione a forbice. Il vivo italiano (2,075 euro/kg) costa più delle carcasse francesi

2022-10-20T15:36:00+02:0020 Ottobre 2022 - 15:35|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: |

Parma – Dopo il compromesso di Ferragosto arriva quello di metà ottobre. Gli allevatori italiani continuano ad aumentare le richieste per il suino vivo, macellatori e industria tentano in tutti i modi di cercare un assestamento che sembra non arrivare mai. Il centesimo applicato alle quotazioni di suini Dop e non tutelati è calmierato dall’inserimento in bollettino del valore di una settimana fa. A Ferragosto la mossa era stata soltanto simbolica, perché la settimana successiva la Cun aveva registrato altri 1,1 centesimi di aumento sul valore massimo della forbice. Sarà così anche questa volta? Intanto registriamo i prezzi massimi: 2,075 euro/kg per il pesante Dop (+32,3% da fine maggio e +47,8% da fine febbraio), 2,015 euro/kg per il Dop 152/160 kg e 1,937 euro/kg per il non tutelato, che ormai costa 22 centesimi in più di un vivo spagnolo (+12,8%). Siamo quindi lontani dalla cifra spauracchio che circolava a Sial tra gli addetti ai lavori (2,20 euro/kg), ma di questo passo si toccherebbero i 2,10 euro/kg ben prima di Natale. Una situazione paradossale, con quasi tutti i vivi europei quotati a cifre nettamente inferiori (1,717 lo spagnolo Mercolleida, 1,48 euro/kg l’olandese DCA 2.0, 1,39 euro/kg il belga): il vivo italiano costa oggi più delle carcasse tedesche e francesi.

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