Cun tagli freschi: continua il crollo dei lombi. I maiali europei stabili o in ribasso

2022-05-09T09:14:15+02:009 Maggio 2022 - 09:14|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|

Parma – La Cun dei tagli freschi del 6 maggio, chiusa un’ora dopo la fine di Cibus, ha determinato un ulteriore ribasso dei lombi. In particolare, perdono 30 centesimi il lombo Padova (-7,7 %) e 15 centesimi il lombo Bologna (-4,3%). Rispetto a due settimane fa, questi tagli hanno perso rispettivamente il 29,4% e il 25,8%: si tratta di un vero e proprio crollo, annunciato per altro. A Cibus, allevatori e macellatori presenti sapevano già di dover ammorbidire anche per questa settimana le richieste sui busti. Ciò su cui la parte agricola della filiera continua a tenere sono, ancora una volta, cosce (quella Dop oltre i 13 kg rimane a 5,28 euro/kg) e coppe (quella rifilata è confermata a 5,09 euro/kg, mentre perde 30 centesimi quella fresca in osso, e questa è una notizia).
Continuano a perdere le pancette, e in particolare il pancettone che cede altri 8 centesimi (1,84 euro/kg) e sembra avviato a tornare sui bassi livelli di fine 2021, quando a novembre aveva raggiunto il prezzo di 1,69 euro/kg. Piccoli cali anche per spalle (7 centesimi) e triti (6 centesimi), mentre dopo settimane di stabilità si segnala un piccolo cedimento dei lardelli, che perdono 4 centesimi toccando gli 1,85 euro/kg.

TAGLIO                                                                                            29-apr       6-mag

Coscia fresca per Dop oltre 13 kg 5,28 5,28
Coscia fresca per Dop 11/13 kg 4,75 4,75
Coscia fresca per crudo oltre 12 kg 4,59 4,59
Coscia fresca per crudo 10/12 kg 4,29 4,29
Lombo Bologna 3,45 3,30
Lombo Padova (o Venezia) 3,90 3,60
Coppa rifilata oltre 2,5 kg 5,09 5,09
Coppa fresca con osso 4,40 4,10
Spalla disossata oltre 5,5 kg 3,70 3,63
Pancettone 1,92 1,84
Pancetta rifilata 3,56 3,43
Gola con cotenna e magro 2,09 2,09
Lardello con cotenna 1,89 1,85
Lardo oltre 3 cm 3,40 3,40
Lardo oltre 4 cm 4,20 4,20
Trito (per salame) 3,69 3,63

Per quanto riguarda il vivo estero, tengono Spagna (1,545 euro/kg, Marcolleida) e Olanda (1,34 euro/kg, DCA 2.0), mentre perde terreno il Belgio (1,24 euro/kg, – 5,3%, Danis). Da segnalare anche il calo del 7,7% della carcassa tedesca (1,80 euro/kg, VEZG). Dallo scoppio della guerra, a fine aprile ci sono state le prime quotazioni dei maiali vivi russi (126,30 rubli/kg, circa 1,80 euro) e ucraini (48,10 grivnie/kg, circa 1,51 euro, PigUA).

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