Cun tagli freschi: listino ancora stabile tranne coppa (-12 cent) e trito (-8 cent). Cosa sta succedendo?

2025-11-17T11:13:07+01:0017 Novembre 2025 - 11:13|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , , |

Parma – Sui tagli freschi di carne suina del 14 novembre, la cronaca registra una lievissima flessione delle cosce non tutelate (-2 centesimi) e cali significativi soltanto per coppa disossata (che perde altri 12 centesimi, ormai siamo a 2,5 euro in meno da Ferragosto: -30,5%) e trito da banco (che cede finalmente 8 centesimi dopo aver tenuto un prezzo di 4,97/4,99 euro/kg per due mesi). Il lardello riesce addirittura nell’impresa di aumentare di 8 centesimi. Ma col suino in calo (leggi qui), i tagli non dovrebbero seguirne l’andamento? Qui dobbiamo fare un discorso più generale.
Soltanto nell’ultimo mese il suino vivo è calato del 7,5% (per un complessivo 9,7% dal 25 settembre). Nello stesso periodo, i tagli freschi si sono sostanzialmente stabilizzati. A parte la coppa, che nelle ultime quattro settimane ha perso il 10,2% e i lombi, che settimana scorsa hanno subito importanti riduzioni attorno al 12%, tutto il resto è calato di pochissimo: le cosce pesanti Dop, ad esempio, hanno perso lo 0,6%. Il trito da banco l’1,6%, e soltanto venerdì scorso. Il lardello ha addirittura guadagnato il 5,3%.

A inizio mese facevamo notare come le nuove quotazioni, rimaste stabili a discapito dell’andamento del vivo, fossero comunque più basse dei prezzi medi dell’anno scorso (leggi qui), ipotizzando un nuovo equilibrio.
Qui sta il punto. I macelli stanno faticosamente riuscendo nell’impresa di guadagnare qualcosa. Risparmiando sull’approvvigionamento dei maiali (anche cavalcando il surplus di merce europea che ha visto ridurre la quota export verso la Cina) e tenendo la barra più o meno dritta con l’industria per evitare bruschi cali sui prezzi dei tagli. Questa politica, dopo anni di sbalzi non sempre prevedibili, può anche essere corretta, se va nel senso di stabilizzare maggiormente la situazione. A patto che il prezzo del vivo non scenda troppo (qui ci sentiamo di dire che potrebbe calare ancora un po’, ma è fondamentale che gli allevatori non tornino a sentirsi strozzati da un sistema che in passato con loro è stato ingeneroso. Potrebbe essere 1,80 euro/kg il prezzo di riferimento per i prossimi anni?), e che la distribuzione gestisca i listini sul nuovo status quo. In Francia parte del prezzo dei salumi viene agganciato direttamente ai bollettini delle carni, in modo da creare un cuscinetto nei momenti critici a vantaggio di tutte le aziende: servirebbe qualcosa di simile anche in Italia.

Questo il dettaglio

TAGLIO 7 nov 14 nov
Coscia fresca per Dop oltre 13 kg 5,96 5,96
Coscia fresca per Dop 11/13 kg 5,89 5,89
Coscia fresca per crudo oltre 12 kg 5,17 5,15
Coscia fresca per crudo 10/12 kg 5,12 5,10
Lombo Bologna 3,60 3,60
Lombo Padova (o Venezia) 3,70 3,70
Busto con coppa e costine 3,70 3,70
Coppa rifilata oltre 2,5 kg 5,82 5,70
Coppa fresca con osso 3,90 3,90
Spalla disossata oltre 5,5 kg 4,44 4,44
Trito (per salame) 4,97 4,89
Pancettone 2,40 2,40
Pancetta 4,29 4,29
Gola 3,64 3,64
Lardello 1,52 1,60
Lardo oltre 3 cm 4,45 4,45
Lardo oltre 4 cm 5,25 5,25


Dicevamo che la riduzione dell’export in Cina ha creato un surplus di suini europei disponibili sul mercato. I bollettini dell’ultima settimana sembrano confermare. Non c’è stato il crollo paventato a inizio settembre, ma quasi tutti i prezzi sono in calo. A parte la Germania, che sta tenendo duro sugli 1,70 euro/kg dall’8 ottobre scorso, e il vivo olandese fermo a 1,25 euro/kg dal 10 ottobre, settimana scorsa si devono registrare: -6,6% per la carcassa danese (1,43 euro/kg, Danish Crown); -4% per la carcassa olandese (1,44 euro/kg, Vion); -1,9% per la carcassa belga (1,54 euro/kg, BPG); -0,9% per il vivo belga (1,11 euro/kg, Danis); -0,5% per la carcassa francese (1,505 euro/kg, MPF); -0,4% per il vivo spagnolo (1,354 euro/kg, Mercolleida). Anche in questo caso, però, da un mese i macelli stanno riuscendo a stabilizzare i tagli,
visto che gli ultimi cali davvero importanti risalgono al 14 ottobre per il Belgio e addirittura il 6 ottobre per l’Olanda. Settimana scorsa, infatti, sono continuati i rimbalzi olandesi su tronchetti (+1 cent), pancette (+2) e lardi (+5). Anche le pancette belghe hanno guadagnato un centesimo, mentre è calato il lardo di prima categoria (-1 cent).

Immagine tratta dal sito Teseo by Clal

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