Curtarelli (Alibaba): “Un terzo della merce venduta sulla piattaforma è agroalimentare”

2024-07-10T10:25:10+02:0010 Luglio 2024 - 10:06|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Hangzhou (Cina) – “Dei 40 settori attualmente coperti da Alibaba.com l’agroalimentare è uno dei più rilevanti, con un peso del 32%”, spiega a Italia Oggi Luca Curtarelli, country manager Italia, Spagna e Portogallo del colosso cinese dell’e-commerce attivo in oltre 200 paesi. “Tra i mercati più importanti per domanda, il primo sono gli Usa con circa il 10% del totale dei buyer, seguono poi Germania e Arabia Saudita […] Rimane comunque forte la domanda intra-Ue, per la facilità a esportare i prodotti a più alta deperibilità e alla ridotta necessità di certificazioni”.

Stando a un’analisi Sda Bocconi, nel 2022, il giro d’affari sviluppato dalle oltre 500 aziende made in Italy presenti sulla piattaforma b2b ammontava a 5,4 miliardi di euro. “Un dato equivalente a circa un terzo del valore dell’export italiano in Cina”, sottolinea a Italia Oggi il country manager. Che ricorda l’accordo in vigore dal 2016 tra Alibaba e il Masaf con l’obiettivo di combattere il fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione: “tutti i prodotti ritenuti irregolari vengono segnalati e rimossi da Alibaba”.

Una misura a cui si aggiunge il made in Italy Pavilion, il progetto in collaborazione con Agenzia Ice lanciato nel 2020. “Si tratta di una sezione della piattaforma dedicata alle aziende italiane per favorire la visibilità, il traffico e le conversioni”, spiega Curtarelli, “durante la prima edizione abbiamo avuto la partecipazione di 950 imprese per un totale di 40mila prodotti che hanno generato 15 mln di impression e 32mila richieste di preventivi”.

Torna in cima