• Dazi: viene il turno dell’Europa. Il presidente Usa Donald Trump annuncia imposte al 25% per l’Ue

Dazi Usa (1). Trump contro tutti: 20% sui prodotti europei

2025-04-03T10:46:13+02:003 Aprile 2025 - 08:56|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Washington D.C. (Usa) – Parlando nel giardino della Casa Bianca il presidente Donald Trump ha illustrato le ragioni dei dazi commerciali che vengono introdotti sulle importazioni Usa. “Ci sarà un risveglio economico”, ha detto Trump. “Partiamo dall’agricoltura che è stata brutalizzata negli ultimi anni”. “Dal Canada ci sono tasse sui nostri prodotti lattiero caseari. Dobbiamo pensare ai nostri posti di lavoro e all’indebitamento che si è accumulato negli anni”. Soffermandosi sulle carni e sui prodotti agricoli, ha continuato: “Ci vogliono vendere tutto. Ma noi non vogliamo. Importiamo moltissima carne dall’Australia. Da mezzanotte anche questa situazione cambierà. La Cina ci fa pagare il riso con il 25%, la Corea del Sud il 500% e il Giappone il 700%. Alcuni prodotti agricoli erano schizzati alle stelle”. Ha poi sottolineato come gli Usa avessero sino a ieri il 2,8 per cento di dazi mentre le barriere protettive di altri Paesi arrivano fino al 400%.

“Non possiamo continuare a queste politiche di resa economica unilaterale. Adesso ci siamo occupati dei paesi di tutto il mondo, ora dobbiamo occuparci dei nostri connazionali e oggi siamo qui per proteggere gli interessi dei lavoratori americani”, ha spiegato Trump. “I dazi che imporremo genereranno nuovi introiti che arrivano direttamente dall’estero e lavoreremo a livello di controllo tramite dei nuovi enti. Avremo possibilità di ricostituire il più grande mercato al mondo che è il nostro, è quello degli Stati Uniti. Le barriere economiche imposte dagli altri Paesi hanno provocato una ferita economica agli Stati Uniti. E stiamo investendo per costruire imprese e stabilimenti per produrre negli Usa”. Ha infine annunciato il 20% di dazi sui prodotti provenienti dall’Unione europea (il 25% è limitato alle auto) e ha promesso circa 6mila miliardi di dollari di investimenti per ricominciare a produrre negli Stati Uniti. “Vivremo questa incredibile trasformazione e gli Stati Uniti d’America sarà un fenomeno da guardare. Nuove fabbriche saranno costruite e nuove aziende arriveranno negli Usa”, e ha concluso: “I nostri oppositori hanno fatto delle previsioni e si sono sempre sbagliati”.

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