Dazi Usa (11). Federmacchine: “Preoccupate le aziende del bene strumentale. Listini dei pezzi di ricambio già in aumento”

2025-04-07T10:10:06+02:004 Aprile 2025 - 10:39|Categorie: in evidenza, Tecnologie|Tag: , , , , |

Milano – Con cinque miliardi di vendite, il mercato statunitense è la prima destinazione per l’export di beni strumentali made in Italy. Persino davanti alla Germania, un’area che vale il 14% delle vendite estere di settore. Cresce dunque la preoccupazione delle aziende del bene strumentale, categoria rappresentata da Federmacchine, alla cui guida c’è Bruno Bettelli (in foto). Che, in una dichiarazione al Sole 24 Ore, ha sottolineato: “Sulle parti di ricambio alcune nostre aziende hanno già aumentato i listini mentre sul prezzo dei macchinari si vedrà. Certo è che con un ebitda in molti casi inferiore al 10% non tutte le imprese avranno spazio per comprimere i propri margini”.

“Anche se spesso si tratta di beni strumentali necessari è prevedibile che i volumi complessivi del mercato si ridurranno e in effetti tra le aziende c’è grande preoccupazione”, ha continuato Bettelli, che al quotidiano di Confindustria ha ribadito: “Credo però che la reazione giusta sia intanto quella di attendere e capire. Già più volte nelle ultime settimane Trump ha annunciato e poi parzialmente ritrattato o frenato decisioni di questo tipo su Canada e Messico. L’Europa deve agire con una sola voce e non credo che sia utile per i singoli paesi cadere nel tranello di avviare negoziati separati. I contro dazi non sarebbero una buona idea. Porterebbero a tutti noi solo più inflazione e un nuovo rialzo dei tassi”.

Torna in cima