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Diminuiscono ancora le vendite di libri nella Gdo, non cresce l’online, aumenta il peso delle librerie

2023-03-14T17:13:00+02:0014 Marzo 2023 - 17:11|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Mercato|Tag: , |

Di Luigi Rubinelli

L’Associazione italiana editori ha pubblicato l’andamento delle vendite di libri in Italia. I dati sono positivi perchè nel 2022, a fronte di un leggero calo del -2,3% rispetto al 2021, le vendite hanno registrato un aumento rispetto al 2019, +13,1% a valore, anno pre Covid. Le vendite a volume (vendite di copie) sono molto simili a quelle a valore, appena descritte.
L’Italia è la sesta editoria nel mondo dopo Usa, Cina, Germania, Inghilterra e Francia e il libro in Italia mantiene la prima posizione come industria culturale dopo Pay Tv e videogiochi.

Il prezzo di copertina del venduto è identico a quello del 2021, 14,84 euro, ed è in calo dello 0,9% rispetto al 2019, anno pre-Covid.

Il numero dei libri pubblicati, pur inferiore a quello del 2021, supera quello del 2019: +3,8%. Con 76.575 nuovi libri pubblicati nel 2022. Diminuisce la vendita degli e-book -28,6%, nonostante le 35.200 novità pubblicate lo scorso.

Il canale delle librerie fisiche dopo la forte diminuzione subita nel 2020 a favore delle vendite online sono il primo canale di acquisto con una quota di mercato del 53,2%. L’online è al 42,2% e la grande distribuzione al 4,6%, entrambe non sono ancora tornate ai livelli pre-Covid. Le vendite di libri nei supermercati e ipermercati continuano ad arretrare: nel 2022 hanno perso ancora il 10% di vendite rispetto all’anno precedente.

Nel genere di libri, il 2022 favorisce i fumetti +8,6%, la narrativa straniera +7%, narrativa italiana +4,9%. Da registrare la débacle della saggistica con -8,6% e l’editoria professionale con -12,3%. I dati dell’Associazione editori confermano che il mercato cresce certamente con le novità, ma soprattutto con i libri in catalogo, quelli già pubblicati anche da anni.

Come andrà quest’anno secondo l’Associazione editori

  • L’editoria italiana tiene e si consolida rispetto al pre-pandemia, ma deve affrontare nuove sfide Impatto dell’inflazione e del caro vita sulla spesa degli italiani
  • A livello industriale, la crescita dei costi, carta ed energia, riduce drasticamente i margini e mette in crisi particolarmente gli operatori più fragili come le librerie indipendenti e i piccoli editori
  • L’andamento generale del mercato è sempre più dipendente dalle decisioni prese dal più grande operatore nel settore della vendita al pubblico
  • È in vista una nuova legge sul libro al vaglio di Governo e Parlamento
  • Impatto della pirateria soprattutto sulla saggistica e sulla varia

 

Un’osservazione sui canali di vendita

Forse converrebbe ripensare gli assortimenti in Gdo puntando maggiormente sulle novità con una esposizione meno massificata e più di valore e soprattutto mettendo il reparto in un luogo più idoneo alle vendite, a nostro giudizio è la categoria più bistrattata di tutte quelle presenti in iper e supermercati, in genere dopo i surgelati e le batterie. Il display deve essere ristudiato e non confuso con settimanali e quotidiani e soprattutto dovrebbe essere controllato più spesso. Pensate ad un’area di invito alla lettura, forse le vendite aumenterebbero.

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