• Eataly, lo store di Milano festeggia i 10 anni. L’Ad Cipolloni: “Italia in grandissimo recupero di redditività”

Eataly, inversione di rotta?

2025-09-19T10:57:34+02:0019 Settembre 2025 - 12:36|Categorie: Aperture del venerdì, in evidenza, Mercato, Retail|Tag: , , , , , |

La strategia del Ceo Andrea Cipolloni comincia a produrre risultati: nel 2024 il gruppo torna in utile in Italia, mentre a livello complessivo le perdite (dimezzate) sono a quota 13,4 milioni di euro. Il ruolo decisivo del Nord America e del travel retail.

Iniziano a vedersi gli effetti della gestione Cipolloni per Eataly. Il manager, ex Autogrill, è alla guida del gruppo dal dicembre 2022, a seguito dell’ingresso di Investindustrial. Il fondo di Andrea Bonomi ha acquistato una parte delle quote di Eatinvest (famiglia Farinetti) e del gruppo Baffigo-Miroglio, diventando azionista di maggioranza con il 52%. Obiettivo dichiarato: accelerare sull’internazionalizzazione. E in più, con l’accordo “è stato anche azzerato l’indebitamento dell’azienda”, si legge in una nota del fondo d’investimento. In soldoni, l’aumento di capitale è stato pari a 200 milioni di euro, a cui si aggiunge l’acquisto di azioni per 140 milioni.

Da allora Andrea Cipolloni ne ha fatta di strada. Con un approccio, bisogna riconoscerlo, realista e sempre molto concreto: nel settembre 2023, quasi un anno dopo essere diventato Ceo, puntava a “non chiudere in perdita”, senza sbilanciarsi più di tanto. Quell’anno si è chiuso con perdite pari a 28 milioni di euro e ricavi consolidati in crescita del 9%, a quota 696 milioni di euro. Negli anni successivi è incrementata la redditività di Eataly, sia in Italia che all’estero, in particolare in Nord America. In occasione dell’evento per i 10 anni del flaghsip store milanese (ex teatro Smeraldo), il manager ha dichiarato: “L’Italia è casa nostra e rimane quindi una parte importante del business. Uno dei mantra su Eataly è sempre stato che funziona negli Usa ma non nel nostro Paese. In realtà, in Italia siamo in grandissimo recupero di redditività e questo punto vendita sviluppa un fatturato molto interessante”.

In effetti, i dati parlano chiaro: analizzando il bilancio 2024 per l’Italia balzano all’occhio il recupero sul fronte dell’Ebitda a 13,7 milioni (+26%), dell’Ebit che resta negativo con -5,9 milioni, in crescita del 61%. E soprattutto compare un utile di esercizio pari a 1.737.867 euro. Mentre il 2023 si era chiuso con una perdita pari a 23,1 milioni di euro, con un impressionante +108%. Dunque sì, la redditività funziona e in Italia i conti sono in ordine. Unico neo: la chiusura dello store di Verona, nell’agosto di quest’anno.

Va detto però che il business italiano vale circa un terzo di quello complessivo e che la partita principale si gioca in Nord America, come testimonia il piano di aperture del format Eataly Caffè. Inaugurato in maggio al Rockefeller Center di New York, lo store si basa sulla formula bar-caffetteria ed è pensato per soddisfare le esigenze dei centri città o dei luoghi di passaggio, come stazioni e aeroporti. Sempre nella Grande Mela è stato inaugurato un altro Eataly Caffè a Hudson Yards. E nuove aperture sono in programma in altre località come Philadelphia, Toronto (Canada) e West Palm Beach in Florida. Il travel retail sembra dunque un filone particolarmente ricco per Eataly: entro fine anno sarà inaugurato uno store nell’aeroporto milanese di Linate che si aggiungerà a quelli già presenti negli aeroporti di Amsterdam-Schipol, Parigi-Charles De Gaulle e Orly e New York-Jfk.

Inoltre, l’assemblea degli azionisti ha approvato un aumento di capitale per un importo massimo di 75 milioni di euro, da erogarsi per metà entro il 30 novembre 2025 e per la parte restante entro il 30 giugno 2026. “Un passo significativo nel percorso di rapido consolidamento della posizione di Eataly nei mercati di riferimento e un’opportunità per sostenere i piani di sviluppo strategico”, spiega l’azienda. Con l’aumento di capitale “potremo accelerare ulteriormente anche il nostro piano di espansione internazionale nel travel retail”.

Dopo aver chiuso il 2024 a 684 milioni di euro (+4,3%), con una perdita (dimezzata) a 13,8 milioni di euro, la semestrale 2025 sembra promettente per la chiusura dell’anno, considerando anche il ruolo fondamentale del Natale: nei primi sei mesi l’incremento di fatturato è pari al +4,4%, con ricavi consolidati a quota 333 milioni di euro. Insomma, si vede una luce in fondo al tunnel. Speriamo non sia un treno, come dice Woody Allen…

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