Lussemburgo – È ancora incerto il futuro del Ceta, il trattato di libero scambio negoziato tra l’Unione europea e il Canada, dopo l’opposizione espressa dal parlamento della Vallonia. Ieri, nel tentativo di convincere la regione belga, i 28 ministri del Commercio Ue si sono riuniti in Lussemburgo per negoziare una nuova dichiarazione interpretativa da associare al trattato, la cui ratifica è prevista per il 27 ottobre, in occasione del vertice tra Bruxelles e il Paese nordamericano. Per l’approvazione definitiva, infatti, non può mancare la ratifica dei governi e del Parlamento europeo. Un iter che si sta mostrando pieno di ostacoli, considerato che i negoziati sul Ceta sono cominciati nel 2009 e si sono conclusi nell’agosto del 2014. “Speriamo di finalizzare l’accordo presto, in modo da firmare l’intesa la settimana prossima”, commenta Cecilia Malmstrom (foto), commissario europeo per il Commercio. “In ballo vi è più del trattato commerciale con il Canada – aggiunge Malmstrom – In gioco vi è la credibilità della politica commerciale europea”. Sfortunatamente, non è solo il Belgio a opporsi alla ratifica, anche Germania, Olanda e Polonia hanno posto problemi di natura politico-giuridica.
ESTERI
Ceta: manca l’intesa in seno all’Ue. Ratifica prevista per il 27 ottobre
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