Roma – Non si arrestano le esportazioni alimentari made in Italy. Come riporta il quotidiano Il Sole e 24 Ore, nel 2021 l’export agroalimentare italiano ha raggiunto i 50 miliardi di euro di fatturato, di cui 40,7 miliardi sono derivati dall’industria alimentare, che ha segnato una crescita annua del 10,9%. I dati positivi sono confermati anche nei primi mesi del 2022: tra gennaio e luglio, l’export agroalimentare italiano è cresciuto del 18,6%, confermando una resilienza del settore anche di fronte alle criticità dovute all’impennata dei prezzi energetici, al Covid o alla peste suina africana. I principali mercati acquirenti del food & beverage made in Italy sono gli Usa (+14%), la Germania (+7%), la Francia (+7,7%). Da sottolineare poi, le ottime performance verso Svizzera (+8,9%), Spagna (+20,3%), ma anche verso il Regno Unito. Significative le vendite nei mercati extraeuropei: Cina (+29%), Corea (+29,4%), Malesia (+25,2%) e Taiwan (+15,4%). Guardando ai settori merceologici i risultati più alti sono segnati da oli e grassi (+20,9), dolciario (+16,4%), caffè (+14,5%), lattiero caseario (+13,4%), vino (+11,9%), carni preparate e salumi (+11,7%). In negativo invece la pasta e il riso.
