Milano – Nel 2012, grazie all’export, l’industria alimentare italiana è rimasta distante dalla profonda crisi che ha colpito gli altri comparti. Le esportazioni, secondo le ultime stime Istat, dovrebbero essere cresciute dell’8%, raggiungendo 25 miliardi. Positive le stime per il 2013, che prevedono uno sviluppo dell’export compreso tra il 5 e il 7%. Le notizie migliori per l’anno appena concluso giungono dal comparto dei salumi, uno dei volani del made in Italy, e dal mondo del vino, risultato tra i maggiori driver di crescita dell’economia nazionale. “I margini delle aziende sono stati in parte erosi ma la spinta dell’export è confortante: qualche mese fa eravamo preoccupati ma ora confidiamo che nel 2012 la crescita sia stata dell’8%, a fronte del 10% del 2011”, fa sapere Filippo Ferrua, presidente di Federalimentare. “Nel 2013 l’export tricolore arriverà al 20. L’obiettivo non sembra fuori della nostra portata perché quest’anno la legge di stabilità ha riassegnato all’Ice una dotazione di 10 milioni di euro per spingere la promozione”. (ML)
Export alimentare a +8% nel 2012. Ferrua/Federalimentare: ottime le prospettive per il 2013
RepartoGrafico2023-06-13T15:04:27+01:003 Gennaio 2013 - 09:21|Categorie: Mercato|Tag: export, federalimentare, filippo ferrua, industria alimentare|
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