Firenze – L’ortofrutta fresca italiana mostra performance positive, con un valore alla produzione di 12,3 miliardi di euro, pari al 25% del settore agricolo. Buoni i dati anche per le esportazioni. “La dinamica positiva dell’export prosegue anche nel 2017, con un incremento del 6% su base annua, nel primo trimestre, e un saldo del commercio estero che, nel 2016, segna un +40% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla riduzione della spesa per le importazioni. Considerando cumulativamente l’export di ortofrutta fresca e trasformata, il settore risulta essere il primo dell’export agroalimentare, per un valore di 8,3 miliardi di euro”. Sono i dati diffusi dal direttore generale di Ismea, Raffaele Borriello, introducendo oggi a Firenze i lavori di “Think Fresh 2017”. Tra i prodotti più esportati figurano i kiwi, con l’Italia secondo esportatore mondiale dietro alla Nuova Zelanda; le nocciole (secondo esportatore dietro la Turchia), le mele (terzo esportatore mondiale, dietro Cina e Usa) e le uve da tavola (terzo esportatore mondiale, dietro Usa e Cile). Quanto alle destinazioni, restano stabili i mercati europei, che consolidano le loro posizioni, e crescono le spedizioni verso quelli extra-Ue.
Export: l’ortofrutta è il primo settore agroalimentare italiano, con un fatturato di 8,3 miliardi di euro
RepartoGrafico2017-06-21T15:59:31+02:0021 Giugno 2017 - 15:59|Categorie: Ortofrutta|Tag: export, ismea, kimy, mele, nocciole, ortofrutta, raffaele borriello, think fresh 2017, uva da tavola|
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