Roma – La produzione globale di grano nel 2025 è prevista a 800,1 milioni di tonnellate, con un aumento marginale di +0,3% rispetto alla stagione precedente. I dati, pubblicati nel nuovo Food Outlook della Fao, rivelano che la maggior parte dell’aumento previsto si concentra nell’Ue, con incrementi minori in Argentina, India, Uk e Irlanda del Nord. Questi aumenti dovrebbero compensare i cali di produzione previsti in diversi altri importanti paesi produttori, tra cui Australia, Iran, Kazakistan, Pakistan, Ucraina e Usa. Sul fronte dei consumi, l’utilizzo globale di grano dovrebbe aumentare nel 2025/26 dell’1,3%, raggiungendo gli 805,4 milioni di tonnellate. La crescita più significativa è prevista nell’uso foraggero e in altri usi non alimentari, principalmente in Cina e negli Usa. Il consumo alimentare globale di grano aumenterà in linea con la crescita demografica.
Le scorte mondiali di grano si contrarranno del 2,2% rispetto ai livelli di apertura, raggiungendo 310 milioni di tonnellate entro la fine della stagione 2026. Sulla base delle attuali previsioni di produzione e utilizzo, il rapporto scorte/consumo di grano mondiale dovrebbe scendere al 38,1%, in calo rispetto al 39,3% del 2024/25, pur rimanendo indicativo di una situazione di approvvigionamento complessivamente soddisfacente. Dopo un forte calo nel 2024/25, si prevede che il commercio mondiale di grano recupererà parzialmente nel 2025/26 (luglio/giugno) raggiungendo 200,6 milioni di tonnellate. La ripresa sarà trainata da una maggiore domanda di importazioni dall’Asia, principalmente da Cina e Turchia, insieme all’aumento delle esportazioni da Argentina, Ue e Federazione Russa.