Ferrero: sciopero dei dipendenti Proteco, incaricati del confezionamento

2024-10-07T15:00:43+02:007 Ottobre 2024 - 15:00|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , , , , , |

Castagnito (Cn) – Lo scorso 3 ottobre i lavoratori della Proteco di Castagnito (Cn) hanno manifestato ad Alba, davanti alla sede della multinazionale Ferrero, che esternalizza parte del confezionamento incaricando proprio Proteco. Il motivo dello sciopero, indetto dall’Usb (Unione sindacale di base) è legato alle trattative infruttuose con la società in merito alla retribuzione della manodopera e ai diritti dei lavoratori, che secondo i dipendenti di Proteco non sarebbero adeguati alle mansioni. “Il fatto di essere davanti alla Ferrero sottolinea anche il fatto dell’esistenza di ‘due mondi’ del lavoro: da un lato i dipendenti diretti, dall’altro il lavoro sottopagato degli appalti. Si tratta d’altronde del punto di avvio di questa vertenza, della presa di coscienza da parte dei lavoratori, consapevoli che condurremo a oltranza questa lotta fino all’ottenimento di salario, diritti e dignità”, si legge in un comunicato dell’Usb.

Pare che la situazione vada avanti da diverso tempo: le trattative sono durate mesi, senza mai raggiungere una soluzione soddisfacente per i lavoratori e per i sindacati. Secondo quanto dichiarato da Vincenzo Lauricella, dirigente e membro del Coordinamento nazionale lavoro privato dell’Usb, alla Gazzetta d’Alba, “[Da Ferrero] non è pervenuta alcuna comunicazione. L’atteggiamento è di disinteresse e chiusura. Il sistema degli appalti ha proprio questo fine: scaricare i problemi sulla società appaltatrice e, in ultimo, sui lavoratori. Abbiamo anche avuto notizia dalla dirigenza Proteco che la multinazionale ha persino rinnovato, per un altro anno, l’appalto del confezionamento, senza ritoccare la tariffa”.

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