Finalmente qualcuno della Gdo introduce il reso in vetro nell’acqua minerale. Il caso UnicoopFi

2022-10-24T11:37:06+02:0024 Ottobre 2022 - 11:37|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , |

Di Luigi Rubinelli

Arriva in Toscana, nei punti di vendita di Unicoop Firenze, la prima sperimentazione di AcquaLocker, basata su un modello di economia circolare per la riduzione degli sprechi, nata dalla collaborazione fra la cooperativa e Levico Acque, l’azienda trentina di acque minerali che ha sempre imbottigliato nel vetro. Nella prima fase di sperimentazione gli AcquaLocker sono installati al Centro Ponteagreve, al Centro Sesto e al Coop.fi Novoli a Firenze. In futuro il progetto potrà estendersi anche ad altri punti di vendita della cooperativa che, per prima nel settore della grande distribuzione, ha scelto di puntare su una novità innovativa, per modalità di utilizzo, self e tecnologica: il sistema ideato e brevettato da Levico Acque, per gestire tutto il processo di acquisto e reso attraverso un’apposita app, è stato poi messo a punto e modellato su misura per i Coop.fi dove, in una fase iniziale, sarà sperimentato in via esclusiva.

Gli AcquaLocker rappresentano una novità assoluta in Italia e in gran parte dell’Europa, perché l’acquisto di acqua in bottiglie di vetro a rendere – con la distribuzione ai privati e alle famiglie attraverso una rete di distributori che consegnano e ritirano le bottiglie a casa – è difficilmente gestibile dalla grande distribuzione perché non hanno spazi per i depositi di bottiglie. AcquaLocker nasce per superare queste difficoltà, rendendo acquisto e resa dei vuoti una comoda possibilità durante la spesa settimanale. Una scelta pratica per un prodotto di qualità e un ambiente migliore. Questo progetto – nato dalla collaborazione fra due imprese da sempre all’avanguardia nella promozione dei consumi responsabili e di una economia circolare e rigenerativa – ha l’ambizione di rivoluzionare positivamente il modo di bere acqua minerale. Il vetro a rendere, da tempo già in uso in Trentino e in molti paesi europei, è una buona abitudine che fa bene all’ambiente. Ogni bottiglia di vetro a rendere è infatti riutilizzata sino a 30 volte. Questo riduce i consumi e l’uso di plastica, dando un aiuto concreto alla salvaguardia del pianeta e dei mari. Inoltre, il vetro è il materiale più puro per mantenere la qualità dell’acqua, ed è 100% riciclabile all’infinito.

Come funziona

Gli AcquaLocker sono punti di ritiro automatici delle bottiglie di vetro di Acqua Levico, acquistabili all’interno dei Coop.fi esclusivamente in cestelli da sei bottiglie da un litro di acqua, nelle versioni naturale, frizzante e lievemente frizzante. Il socio e cliente interessato si registra con un’apposita app (coopfi.acqualocker.it) che permette di aprire lo sportello dove restituire le bottiglie vuote, ricevendo un voucher legato alla cauzione versata con il primo acquisto, che può essere riutilizzato per l’acquisto di altre bottiglie Levico, mostrandolo in cassa prima della chiusura dello scontrino.

L’accoppiata con gli eco-compattatori

Una soluzione che fa il paio con il grande successo degli eco-compattatori installati, dall’inizio del 2022, nei parcheggi di alcuni punti vendita di Unicoop Firenze e che registrano quotidianamente conferimenti di bottiglie in pet a quattro cifre: circa 3.000 al giorno, per oltre 25 tonnellate di CO2 non immessa nell’ambiente, con un’importante riduzione di rifiuti dispersi nell’ambiente. I tre già installati si trovano nei parcheggi di Centro Sesto, Centro Empoli e Centro Poggibonsi; entro il 2022 sono previste altre due nuove installazioni al Centro dei Borghi a Cascina e al Coop.fi San Miniato. Nello specifico, si tratta di macchine che pressano in grossi sacchi al loro interno le bottiglie conferite da soci e clienti, appositamente registrati tramite l‘app Coripet o al link registrazione.coopfi.coripet.it/registrazione.html. ll pet viene ritirato dal Consorzio Coripet, che lo avvia a una seconda vita.

Il giudizio di Alimentando

Il problema della vendita dell’acqua, che ha una bassa marginalità nella Gdo, ma una grande movimentazione e quindi costi, non è mai stato risolto alla radice, cioè nel layout del punto di vendita, con uno spazio apposito delimitato e regolamentato, come avviene nei paesi nordici, da sempre.

La soluzione di Levico adottata da Unicoop Firenze va nella quadruplice direzione:

  • risoluzione di un problema di spazio,
  • creazione di un’economia circolare,
  • difesa dell’ambiente,
  • e perché no, riduzione della vendita di bottiglie a perdere, che non guasta.

Il nuovo sistema non ha bisogno di personale in assistenza, perché è automatico. Entra in funzione in un momento particolare con i costi di pet e vetro in aumento.

Serve però a nostro avviso un accompagnamento istituzionale da parte di alcuni Ministeri per rendere univoca e generale questa soluzione e validarla per tutto il territorio nazionale.

Il consumatore-socio è coinvolto direttamente nell’esperimento: tocca a lui acquistare il cestello di 6 bottiglie e riportarle nel supermercato e redimere il voucher alla cassa. I 3 negozi coinvolti sono storici e di punta nel sistema cooperativo proprio per le risposte che i soci hanno dato alle iniziative della cooperativa. Forse sarà più lunga la sperimentazione in altri negozi di UnicoopFi.

Secondo il rapporto internazionale ‘What we waste’, ogni anno in Italia si sprecano 7,3 miliardi di contenitori (119 pro-capite). Il vuoto a rendere è indubbiamente un approccio che rende i consumatori più consapevoli e impegnati: un aspetto che impatta positivamente non soltanto sui contenitori a cui normalmente è applicato, ma che può alzare l’attenzione anche nel trattare altri tipi di rifiuti.

A parte il Trentino-Alto Adige questo è un ottimo esempio che indica una strada da seguire per tutta la Gdo che si vuole davvero impegnare sul fronte dei consumi e dei rifiuti superflui, per l’acqua in modo particolare.

 

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