Fine d’anno fantasioso nel retail italiano fra Confcommercio e Confindustria

2021-12-23T09:34:19+01:0023 Dicembre 2021 - 09:13|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , , , , |

Di Luigi Rubinelli

 

È dell’inizio del mese la notizia che Ancd, l’Associazione che fa capo a Conad, è entrata in Confcommercio (leggi qui) e Francesco Pugliese ne è diventato vice-presidente. Probabilmente ci saranno delle variazioni nello statuto per permettere a singoli gruppi e società della Gdo di aderire alla confederazione, perché al momento singole aziende non possono entrare in Confcommercio o, in alternativa, le aziende o i gruppi che vogliono iscriversi, possono costituire una nuova associazione e quindi chiedere l’adesione. Probabilmente i primi retailer che si muoveranno in questa direzione saranno quelli non presenti in Federdistribuzione.

Invece Retail Institute, punto di riferimento culturale del retail e della Gdo in Italia, l’associazione di servizi che raggruppa molte aziende e gruppi del retail italiano e della Gdo entra in Confindustria Intellect, Federazione italiana della comunicazione, consulenza, ricerche, web publishing, riconosciuta come Associazione di primo livello di Confindustria. Il patto siglato, della durata di due anni, rafforzerà notevolmente la stessa Confindustria in termini di rappresentatività economica e politica in tutto il territorio.

La cosa curiosa è che Conad è associato a Retail Institute e, in questo modo, si trova contemporaneamente sia in Confcommercio sia in Confindustria e poi è anche in Adm, area vicina a Federdistribuzione. Insomma: Conad cammina in tre scarpe.

È proprio un fine d’anno scoppiettante, non è vero?

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