Francesco Pugliese, Ad Conad (2): “Non concedere gli aumenti ai produttori di salumi è criminale!”

2019-12-20T15:08:08+01:0020 Dicembre 2019 - 15:08|Categorie: Retail|Tag: , |

Milano – Sull’annosa questione dell’aumento dei listini ai fornitori di salumi, la scorsa settimana avevamo inserito Conad tra le catene promosse. Tra quelle che fanno la loro parte e non si tirano indietro, come ci hanno confermato numerosi imprenditori del settore. Le risposte non sono state rapidissime, secondo le aziende, ma i buyer dell’insegna hanno sempre mantenuto un approccio corretto, con aumenti del 10% e picchi anche maggiori.

Nell’incontro di Conad con la stampa, commentando i dati positivi dell’anno, il direttore generale Francesco Avanzini spiega: “Una delle strategie che ci ha permesso di crescere è proprio riversare il valore che stiamo generando sul contenimento dei prezzi. Un esempio particolare: è in corso una grande crisi nel mercato del suino. Prezzi in aumento nel medio e lungo periodo. Stiamo riversando il valore che generiamo dalla marginalità di queste vendite nel mantenere il prezzo continuativo bloccato. Riconoscendo gli aumenti ai produttori e senza stressarli nella loro catena del valore. Questo perché, ovviamente, avendo acquisito efficienza in termini di volumi, riportiamo questo a favore del cliente”.

Subito dopo interviene a gamba tesa Francesco Pugliese: “Noi non siamo come quelli che stanno bloccando il mercato – c’è qualcuno di voi che ha scritto su questo (e siamo noi, ndr). Siamo quelli che hanno ragionato su elementi di prezzo da subito con i fornitori. Quando gli aumenti ci sono e sono reali – e questo è un caso di lungo periodo, quindi c’è bisogno di un accordo di filiera – occorre riconoscerli. Quello che facciamo poi rispetto al cliente, trasferendo tutte le nostre efficienze, è una scelta nostra. Ma non la devono pagare i fornitori”.

Poi arriva l’affondo contro chi fa di tutta l’erba un fascio: “Bisogna smettere di attribuire responsabilità a tutto il mondo della distribuzione su questa questione. Ci sono responsabilità precise e vanno individuate. Ma soprattutto non si può più pensare di scaricare a monte le problematiche generali di mercato. A furia di scaricare a monte facciamo morire le imprese di un settore come quello della salumeria italiana che è un fiore all’occhiello del nostro Paese. Questo è criminale. E andrebbe perseguito addirittura per legge”.

E a proposito di comportamenti scorretti da parte della Distribuzione moderna, Avanzini rincara la dose: “Vale la pena ricordare anche le aste a doppio ribasso: una pratica che non abbiamo mai utilizzato. Allo stesso modo, nella filiera del maiale cercheremo di aiutare in maniera propositiva il sistema in questo momento difficile”.

In foto, da sinistra: Francesco Pugliese e Francesco Avanzini

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