Francia, annullato (di nuovo) il divieto per il confezionamento di ortofrutta in plastica

2024-11-13T15:34:44+01:0013 Novembre 2024 - 15:34|Categorie: Ortofrutta, Tecnologie|Tag: , , , , |

Parigi (Francia) – Ci sarebbe un vizio di forma alla base dell’annullamento, avvenuto lo scorso 8 novembre da parte del Consiglio di Stato francese, del decreto che vieta l’utilizzo di imballaggi in plastica per il confezionamento di ortofrutta, emanato nel giugno del 2023. Ovvero il suo non aver rispettato i tempi tecnici richiesti dalla Commissione europea, soprattutto in relazione al suo trattare una materia già coinvolta da una proposta di regolamento europea.

Come spiega il portale francese Actu-environnement.com, infatti, la Francia ha notificato alla Commissione il proprio disegno di legge nel dicembre 2022. A marzo 2023, l’esecutivo Ue ha segnalato che l’uso di imballaggi in plastica per l’ortofrutta era già oggetto di una proposta di regolamento europea. La Commissione ha quindi invitato la Francia a posticipare di un anno, e quindi dal dicembre 2022 al dicembre 2023, l’adozione del decreto. Il decreto francese è però stato firmato il 20 giugno 2023, quindi sei mesi prima della scadenza fissata da Bruxelles, e senza che il Governo francese invocasse alcuna delle eccezioni previste dalla regolamentazione europea: solo motivi urgenti, legati a un’emergenza in ambito sanitario, di sicurezza o di ordine pubblico, possono infatti giustificare il mancato rispetto di questa procedura.

Il decreto annullato l’8 novembre è in realtà il secondo adottato dalla Francia in merito al divieto di vendita di ortofrutta fresca confezionata in plastica. Un primo testo era stato pubblicato nell’ottobre 2021 (leggi qui) e prevedeva una riduzione progressiva della tipologia di frutta e verdura per cui era consentita la vendita in imballaggi di plastica. Alcune pecche nella normativa e una levata di scudi del mondo imballaggi avevano però portato all’annullamento nel dicembre 2022. Nel giugno del 2023, l’adozione del nuovo decreto, ora cancellato. “Adesso il Governo può adottare un terzo testo applicativo – scrive ancora il portale francese – ma dovrà notificare preventivamente il proprio progetto alla Commissione e rispettare i termini imposti dal diritto europeo”.

 

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