Milano – Spagna, Francia, Germania, Arabia, Polonia, Corea del Sud: sono alcuni dei Paesi dove l’export agroalimentare tricolore negli ultimi cinque anni è cresciuto a un ritmo sostenuto, superando in alcuni casi la quota export diretta verso gli Stati Uniti. Stando ai dati resi noti dal centro studi Divulga, e riportati dal Sole 24 Ore, tutt’oggi il primo mercato di sbocco per il food & wine italiano resta l’Europa, con un valore di 40 miliardi di euro, equivalente al 57% dell’export totale (in crescita del +53% negli ultimi cinque anni).
In Europa, la Germania rappresenta la prima destinazione del f&b italiano con 10,6 miliardi di euro di fatturato nel 2024. A seguire la Francia, che ha registrato le performance più brillanti negli ultimi cinque anni, con un fatturato di 7,5 mld (+35,7%). Terza in classifica, in Europa, è la Spagna, con 3 mld di euro di export, e che negli ultimi cinque anni è cresciuta del +76%. Degne di nota, poi, stando allo studio Divulga, come riporta il quotidiano di Confindustria, sono le performance della Polonia (+122% negli ultimi cinque anni).
Oltreoceano, invece, la Corea del Sud rappresenta un mercato in forte crescita. Con un incremento del +74% dal 2020 ad oggi. Il Giappone vale 1,9 mld di euro. Anche in Arabia Saudita l’export agroalimentare nazionale è cresciuto del 40% dal 2020, per un totale di 500 mln di euro, secondo Divulga.