Saint-Nazaire / Nanterre (Francia) – Due ragazzi francesi sono accusati dalle autorità giudiziarie francesi di frode organizzata per aver sostenuto un sistema di transazioni illecite a danno della piattaforma di consegna dei pasti a domicilio Uber East. Il danno è calcolato in oltre 2 milioni di euro nell’arco di due anni.
Come riporta Europa Today, tramite un canale Telegram nominato ‘Fast Eat’, in cui si pagava con criptovaluta, i ragazzi offrivano pasti da Uber Eats a metà prezzo. Il funzionamento era semplice: con un falso account cliente gli hacker ordinavano su Uber Eats, pagavano il conto e ricevevano l’ordine. Dopodiché contattavano il servizio clienti di Uber Eats lamentando che l’ordine non fosse mai arrivato. A quel punto, e senza troppe verifiche, Uber Eats rimborsava il falso account. Gli hacker rientravano così del denaro speso e in più guadagnavano la cifra corrisposta dal loro ‘cliente’.
Per non destare sospetti, pare siano stati creati circa 140mila conti al solo scopo di ottenere i rimborsi indebiti. Gli hacker avevano anche iniziato a vendere su Telegram, a 500 euro, un tutorial in cui spiegavano il loro ‘metodo’.
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