Franco Cadoppi: un commissario fallimentare (1)

2021-08-30T08:22:06+02:0030 Agosto 2021 - 08:20|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Casatenovo (Lc) – Un fatto nuovo e assolutamente inatteso s’inserisce nella complessa vicenda del concordato Vismara. E riguarda Franco Cadoppi, nominato dal tribunale di Reggio Emilia come commissario giudiziale del concordato. Un ruolo che richiede trasparenza e assoluta imparzialità. Soprattutto senza alcun legame con i soggetti interessati al concordato stesso. Ma è proprio così? Analizzando una visura storica della Vismara (vedi foto) scopriamo invece che Franco Cadoppi, in data 30 ottobre 2000, viene nominato presidente e amministratore delegato dell’azienda di Casatenovo, in provincia di Lecco. La società era nata il 21 aprile 2000 come veicolo per l’acquisizione, da parte della famiglia Ferrarini, del ramo di azienda Vismara da Nestlè. Ma quali poteri aveva Cadoppi? Lo si legge nella visura: gestione finanziaria delle relazioni industriali e con i lavoratori, assunzione e cessione di partecipazioni, stipula di contratti aventi ad oggetto beni mobili e immobili, rilascio di fidejussioni, operazioni bancarie anche a debito, factoring, rapporti con enti previdenziali e col fisco, acquisizione e cessione di autoveicoli, incombenze in tema di antimafia e altro ancora. Insomma poteri amplissimi. Questo mandato era connotato da caratteri particolarmente fiduciari poiché interveniva immediatamente dopo l’acquisizione del ramo aziendale da parte della famiglia Ferrarini. Vale la pena ricordare che allora il dottor Cadoppi era socio dello studio ‘Scalabrini, Bergomi, Cadoppi’, commercialisti di fiducia del Gruppo e della famiglia Ferrarini. Successivamente, circa un anno dopo, lascia la carica ed esce dalla società. La domanda a questo punto è lecita: ma quando viene chiamato dal tribunale fallimentare di Reggio Emilia ad assumere l’importante ruolo di commissario giudiziale del concordato Vismara, il Nostro, in coscienza, ha rappresentato il forte legame che lo univa alla famiglia Ferrarini? Anche perché la figura del commissario giudiziale dev’essere assolutamente sopra le parti ‘oltre ogni ragionevole sospetto’. Non si dimentichi poi che è anche pubblico ufficiale e quindi tutte le dichiarazioni di indipendenza che avrà rilasciato al momento dell’assunzione dell’incarico sono connotate da particolare rilevanza. Attendiamo una sollecita risposta.

In alto: la visura camerale relativa alla nomina di Franco Cadoppi come amministratore delegato di Vismara

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