Gestione magazzini in Gdo: il testo completo dell’interrogazione di Filippo Gallinella (M5S)

2023-06-13T15:20:27+02:0013 Novembre 2015 - 10:52|Categorie: Retail|Tag: , , , , |

Roma – Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’interrogazione parlamentare a riposta in commissione, presentata da Filippo Gallinella (foto), deputato del Movimento Cinque Stelle, il 10 novembre, relativa alla prassi commerciale di appaltare la gestione dei magazzini della Gdo a cooperative esterne. Nell’interrogazione, che contiene molti particolari rispetto a queste presunte pratiche, come il sollecito dei pagamenti alle cooperative di lavoro che verrebbe effettuato direttamente dai buyer delle insegne, si chiede al governo di approfondire la legittimità, anche fiscale, di questi comportamenti, oltre a sollecitare un intervento dell’Antitrust.

Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell’economia e delle finanze .

Per sapere – premesso che: il settore agroalimentare sviluppa un fatturato di oltre 130 miliardi di euro, collocandosi come secondo settore manifatturiero del Paese con un contributo del 14 per cento al prodotto interno lordo nazionale; esso consta di oltre 58.000 aziende produttrici che impiegano 385.000 addetti nella produzione quotidiana delle eccellenze nazionali e rappresenta una bandiera del made in Italy su tutti i mercati internazionali, con una quota di export di oltre il 20 per cento pari a 27 miliardi di euro; il settore della produzione agroalimentare si presenta ancora fortemente frammentato e caratterizzato da una moltitudine di piccole e medie aziende, a fronte della presenza di società di media grande dimensione pari solo al 20 per cento.

È evidente che ciò ha da sempre caratterizzato i rapporti con la fase distributiva della filiera, che appare invece più concentrata; una tale caratterizzazione ha portato l’Italia e l’Europa ad aprire tavoli di lavoro e riflessioni sulla necessità di disciplinare le pratiche commerciali nei rapporti tra fornitori e distributori, con particolare riferimento al settore agroalimentare, e il nostro Paese ha adottato una norma specifica (articolo 62 decreto-legge n. 1 del 2012 come convertito dalla legge 27 del 2012) che disciplina i tempi di pagamento e le pratiche commerciali ingiustificatamente gravose; di recente da diverse segnalazioni alle associazioni di categoria competenti, si è appreso che le piattaforme in cui alcune insegne della grande distribuzione organizzata (Gdo) ricevono le merci alimentari dai propri fornitori hanno appaltato la gestione del proprio magazzino a società terze, tipicamente cooperative di lavoro; si è altresì appreso che in tali piattaforme si tenderebbe a imporre ai trasportatori inviati dai fornitori per la consegna della merce alimentare l’uso del personale della cooperativa per effettuare lo scarico dei mezzi di trasporto e che coloro che rifiutano tale servizio verrebbero fatti attendere per lungo tempo prima di poter procedere allo scarico, esponendo a potenziale danno le merci trasportate e complicando la logistica del trasportatore, notoriamente legato da vincoli temporali delle consegne; risulta inoltre agli interroganti che tale servizio di scarico svolto dalle citate cooperative non viene addebitato né alla catena della grande distribuzione organizzata titolare della piattaforma né all’autotrasportatore che usufruisce dello scarico, ma all’azienda produttrice che ha fornito la merce e l’addebito avviene mediante l’invio di fatture a tariffe non concordate con il fornitore e senza alcun contratto tra la società cooperativa che emette fattura e il fornitore che la riceve; nel caso in cui le fatture siano respinte, il sollecito al pagamento da parte del fornitore verrebbe effettuato dal buyer della catena della grande distribuzione organizzata anziché, come ci si aspetterebbe, dalla società che ha emesso la fattura; un tale comportamento si registrerebbe con particolare riferimento a fornitori di piccole e medie dimensioni, caratterizzati da posizioni di minor forza contrattuale con i clienti della grande distribuzione organizzata e solleva dubbi anche con riguardo ai profili di correttezza civilistica e fiscale che emergono dal sistema di fatturazione sopra descritto –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, con riferimento alla recente prassi commerciale di appaltare la gestione del magazzino a cooperative da parte della grande distribuzione organizzata e, in caso affermativo, se stia provvedendo a monitorare la situazione e ad approfondirne i fondamenti di legittimità anche da un punto di vista fiscale;
se il Ministro dello sviluppo economico non ritenga che sussistano i presupposti per richiedere all’Autorità garante della concorrenza e del mercato specifici approfondimenti, ai sensi dell’articolo 12 della legge 287 del 1990; se e quali iniziative di competenza il Governo intenda comunque adottare in proposito. (5-06921)

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