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Giansanti (Confagricoltura): “L’export agroalimentare italiano può superare i 100 miliardi. Serve strategia condivisa”

Roma – Da 60 miliardi – raggiunti nel 2022 – a 100 miliardi di export agroalimentare italiano. Questo l’obiettivo esposto da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, in apertura dell’assemblea generale dell’organizzazione dal titolo ‘Da oltre 100 anni immaginiamo il futuro. Con le imprese agricole per la crescita dell’Italia’ tenutasi a Roma lo scorso 13 luglio.

“L’ agroalimentare è il primo settore dell’economia italiana. È il più importante in Italia per occupazione, con 1 milione e 380mila occupati nel 2022”, spiega Giansanti. “Il comparto è anche primo per valore della produzione, con oltre 200 miliardi di euro. Dati positivi anche per quanto riguarda l’export, anche se le esportazioni made in Italy risultano tuttora inferiori a quelle di Francia e Spagna”, ricorda il presidente di Confagricoltura in un articolo de Il Sole 24 Ore.

Le motivazioni? “Un fattore di debolezza è costituito dalla carenza di aggregazione. Va favorita dunque la concentrazione dell’offerta anche nell’ottica della maggiore trasparenza sempre più richiesta dai consumatori”. Pesa sulle spalle dei produttori del comparto anche la poco strutturata infrastruttura logistica. “Le nostre imprese si vedono costrette a sopportare maggiori costi per far approdare i propri prodotti sui mercati internazionali. Infine vanno ulteriormente sviluppati gli accordi di filiera e i contratti di sviluppo”, sottolinea Giansanti al quotidiano di Confindustria. “Sono gli strumenti più diretti per delineare una visione di sviluppo condivisa da tutte le parti economiche interessate”.

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