Giuseppe Caprotti: “I margini delle grandi industrie dopano l’inflazione”

2023-05-03T16:13:22+02:003 Maggio 2023 - 16:10|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , |

Milano – Giuseppe Caprotti, sul suo sito, analizza l’attuale scenario di mercato con un giudizio chiaro, mutuato da un titolo del quotidiano francese Le Monde: “Perchè i margini dell’industria dopano l’inflazione“. Tradotto: all’origine dei prezzi ancora così alti, pur in uno scenario in cui i costi di energia e materie prime si sono raffreddati (a parte alcuni casi), ci sarebbe la volontà dell’industria di mantenere i prezzi elevati, speculando e guadagnando il più possibile. L’analisi si basa appunto dal mercato francese e cita grandi aziende, molte delle quali quotate in Borsa: Nestlè, PepsiCo, Coca Cola, Procter&Gamble, McDonald’s e altre realtà non agroalimentari come Renault, Luxottica, Stellantis e Loréal. Per il mondo delle Pmi la situazione è diversa, ma il giudizio resta comunque interessante in un contesto quanto mai caldo, in cui continua il braccio di ferro tra distributori e fornitori.

Intanto in Francia il governo chiede che si aprano negoziazioni contrattuali tra Gdo e industria, mentre in Italia i volumi continuano a scendere (-5,1% a febbraio 2023), ma il governo Meloni – è sempre il giudizio di Caprotti – “si occupa di carne sintetica e di insetti, seguendo gli umori delle lobbies (Coldiretti, Cremonini, McDonald’s) e distraendo l’opinione pubblica dai problemi veri”.

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