Sacramento (California) – È arrivata fino alla Corte Suprema la disputa fra i maggiori allevatori americani di suini e lo stato della California. Il motivo del contendere: il referendum ‘Proposition 12’ votato nel 2018 dai cittadini californiani in merito al benessere animale, per il quale si impone il divieto di vendere carne suina se negli allevamenti non vengono rispettati dei requisiti minimi, come lo spazio di 2,2 mq per ogni animale. L’adozione della norma californiana potrebbe obbligare i produttori degli altri 49 Stati a cambiare i propri sistemi di allevamento perchè un domani la California potrebbe ammettere solo la vendita di prodotti che arrivano da quegli allevamenti che seguono le nuove regole. I giudici della Corte Suprema si trovano divisi: entrerebbe infatti in gioco un principio costituzionale, perché gli Stati membri non possono adottare leggi che limitino in modo significativo il libero scambio negli Usa. Gli allevatori che hanno fatto ricorso, sottolineano come la California – che consuma il 13% della carne di maiale americana ma ne produce solo l’1% – costringerebbe tutti gli allevatori americani a investire almeno 300 milioni di dollari per adeguarsi alle regole californiane, portando un innalzamento del prezzo della carne sul mercato americano.
Allevatori Usa contro la California: il benessere animale dei suini divide la Corte suprema
Margherita Luisetto2022-10-14T10:49:05+02:0014 Ottobre 2022 - 10:45|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: benessere animale, Proposition 12, referendum California|
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