Grano duro 2025: raccolto in crescita del 24%, qualità soddisfacente ma calo del tenore proteico

2025-07-10T12:08:12+02:0010 Luglio 2025 - 12:06|Categorie: Dolci&Salati, Grocery|Tag: , |

Roma – La produzione nazionale di grano duro è stimata, per il 2025, in circa 4,37 milioni di tonnellate, in aumento del 24% rispetto al 2024. I dati sono stati pubblicati da Italmopa, l’associazione industriali mugnai d’Italia, che spiega come l’incremento sia attribuibile all’ampliamento delle superfici coltivate, ma anche alle rese per ettaro superiori nelle principali regioni produttrici del Centro-Sud e delle Isole. A guidare la classifica regionale è la Puglia con 950mila tonnellate, seguita da Sicilia (800mila), Marche (580mila) ed Emilia-Romagna (450mila). In crescita anche la produzione comunitaria, che potrebbe contribuire alla parziale ricostituzione delle scorte europee.

La qualità sanitaria e merceologica della materia prima nazionale risulta buona, con pesi specifici soddisfacenti che favoriscono la resa in macinazione. Più critica, invece, la componente tecnologica: i livelli proteici risultano inferiori rispetto all’eccellente raccolto dello scorso anno. “Un andamento climatico favorevole ha supportato un raccolto che si prevede essere il più abbondante dal 2016”, sottolineano Vincenzo Martinelli e Clelia Loiudice, rispettivamente presidente Italmopa e presidente della sezione molini a frumento duro. L’industria molitoria italiana trasforma annualmente circa sei milioni di tonnellate di grano duro per la produzione di semole destinate in prevalenza alla pasta, ma anche a pane e altri prodotti.

 

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