New York (Usa) – Il titolo della multinazionale farmaceutica Eli Lilly balza del 3% in apertura a Wall Street. Una performance figlia della divulgazione di nuovi studi clinici – durati quasi tre anni e mezzo – che avrebbero evidenziato una riduzione del 94% del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nelle persone obese o in sovrappeso con prediabete grazie all’assunzione di tirzepadite, il principio attivo alla base del farmaco per la perdita di peso Zepbound e di quello per il diabete, Mounjaro.
Gli studi avrebbero inoltre ulteriormente dimostrato l’efficacia del farmaco nel dimagrimento: gli adulti che hanno assunto la dose settimanale più alta di tirzepatide avrebbero registrato una perdita di peso media del 23% rispetto al 2% di quelli che hanno ricevuto un placebo.
Lo tirzepatide è un ricettore Glp-1, al pari del semaglutide, principio attivo dei farmaci Wegovy e Ozempic, prodotti da Novo Nordisk. Proprio nelle prime settimane di luglio, uno studio clinico aveva dimostrato la maggior efficacia, nel dimagrimento, dello tirzepatide rispetto al semaglutide (leggi qui).
fonte immagine: sito Eli Elly
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