Il pagellone della Distribuzione moderna – MD: voto 6,5

2022-01-10T10:16:09+01:0011 Gennaio 2022 - 08:03|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , |

MD: voto 6,5

A cura di Luigi Rubinelli (LR) e Angelo Frigerio (AF)

Il giudizio di LR

E poi c’è MD-Lillo di Patrizio Podini. Il primo negozio è stato aperto nel 1994 e ovviamente nel 2011 non compariva fra i primi dieci nella classifica generale della Gdo. Nel 2021 è al decimo posto della classifica generale con il 3,4%, una crescita importante. Nel canale discount è al terzo posto con il 15,51%. Molto presente in area 4, dove arriva al 7,69%.

La crescita della quota di mercato

La crescita è stata possibile grazie ad acquisizioni (LD Lombardini e Auchan), nuove aperture e nuovi franchisee. Ad oggi questi ultimi dovrebbero essere circa 200 su una rete totale di 800 punti di vendita.

Voto: 7

Lo sviluppo dei format

Anche MD, come molti suoi competitor, ha abbandonato da tempo il concetto di hard discount, come per Lidl lo possiamo definire un discount di qualità, o se preferite un supermercato un po’ diverso. Nel giugno del 2013, l’azienda inaugura il primo negozio a marchio Lillo – il mercato dell’affare, dedicato interamente alla vendita di prodotti non alimentari, con un occhio di riguardo all’elettronica, al giardinaggio, ai casalinghi, ai giocattoli e all’arredamento, e questo gli permetterà poi di sviluppare le vendite online nel non food. Ad oggi l’azienda dispone di sei centri di distribuzione (Trezzo sull’Adda, Mantova, Macomer, Gricignano di Aversa, Dittaino, Bitonto). Nelle ultime due aperture presenta un nuovo concept con 28,75 metri di lineare del fresco (La Via Del Fresco) e del freschissimo, i reparti a servizio con nella parte centrale il take away in vasca per differenziare l’acquisto, in totale 50 mtl di attrezzature chiuse. Nella panetteria è stata introdotta la pasticceria. Nuovo ingresso anche per il pesce. Una mezza rivoluzione per gli sticker-velette dei prezzi che adesso sono sotto il prodotto, come in tutti i supermercati, prima erano sopra.

Voto: 7,5

Lo sviluppo delle Mdd

Secondo una nostra stima il numero di referenze è di circa 3mila unità, in larga parte con marchi di fantasia Mdd. Alcuni grandi brand dell’Idm sono intervallati per generare traffico. ‘Lettere dall’Italia’ è il top di gamma e valorizza diversi prodotti del territorio.

Voto: 7

L’approccio alla sostenibilità

L’azienda ha un proprio codice di condotta ed elenca una serie di azioni a questo proposito, ma non dispone di un bilancio di sostenibilità e di certificazioni a supporto, come del resto la stragrande maggioranza delle aziende della Gdo. È un peccato ed è un vuoto che sicuramente l’azienda saprà riempire al più presto.

Voto: 5

I servizi al cliente

L’online riguarda il non alimentare e da poco è in funzione l’opzione di click&collect che permette anche di pagare in cassa del negozio fisico l’acquisto effettuato online. Area viaggi ben organizzata, ma con alcuni punti di domanda: il prezzo del cenone di 100 euro in un albergo e poca attenzione per gli animali domestici…

Voto: 6

Il commento di AF

Del simpaticissimo cavalier Podini riporto la definizione di un fornitore di lungo corso: “E’ l’unico altoatesino che è riuscito a fare i soldi con i terroni”. Scherzi a parte, l’idea di ‘giocare’ con Antonella Clerici negli spot di MD risulta vincente. Un piccolo episodio dice bene del personaggio. Di solito, quando le catene festeggiano qualche anniversario sono solite chiedere il ‘gettone di presenza’ ai fornitori. Al contrario, il 16 settembre 2019, al teatro San Carlo di Napoli, alla presenza di circa mille persone fra aziende, buyer e giornalisti, MD festeggiò i 25 anni dalla sua nascita e i 100 anni della famiglia Podini nel commercio. Nulla venne chiesto a nessuno.

Note di metodo

Il metodo utilizzato per comporre questa classifica prende in considerazione: la crescita della quota di mercato, lo sviluppo dei format e delle Mdd (le marche del distributore), l’approccio alla sostenibilità, i servizi al cliente. Nelle varie categorie i voti vanno da 1 a 10. Abbiamo scelto di osservare solo i primi 10 retailer con le prime 10 quote di mercato (Guida Nielsen Largo Consumo 1° semestre 2021) e i rimanenti tre (Aspiag, Crai, D.It) tratti dalle quote di mercato del canale supermercati. L’analisi si compone di un giudizio, a cura di Luigi Rubinelli (LR), e di un commento, a cura di Angelo Frigerio (AF). La revisione e alcuni giudizi e commenti sono stati affidati a Federico Robbe (FR).

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