Roma – In Russia i prezzi delle uova sono aumentati del +42,4% in un anno. Ad annunciarlo è l’agenzia russa di statistica Rosstat. Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’impennata dei prezzi starebbe già spingendo gli abitanti di alcune città, tra cui Belgorod e Saratov, a presidiare fin dall’alba i mercati agricoli – per accaparrarsi le uova a un prezzo più basso rispetto a quello dei supermercati (70 rubli contro i 180) – e alcune province a fare i primi razionamenti, dando la possibilità di acquistare al massimo 12 uova a persona.
Quali sono i motivi? Alcuni esperti spiegano che l’aumento del prezzo delle uova sarebbe una conseguenza della crescita del costo dei mangimi per pollame e dei prodotti veterinari, contraccolpo delle sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia dopo l’offensiva lanciata contro l’Ucraina nel febbraio 2022.
Le autorità, nel frattempo, starebbero correndo ai ripari. Un progetto di legge vorrebbe vietare a produttori e fornitori di aumentare i prezzi di oltre il 30% senza ragioni economicamente giustificate per 60 giorni; il ministero dell’Agricoltura ha già proposto di vietare l’export delle uova per i prossimi sei mesi; l’Agenzia veterinaria Rosselkhznadzor ha autorizzato l’import di uova dalla Turchia. Quello delle uova è solo l’ultimo dei casi di impennata dei prezzi. A novembre, anche il pollo ha registrato una crescita del +29,26% su base annua.
