Londra (Uk) – Nel Regno Unito sono stati segnalati casi di influenza aviaria nei mammiferi, in particolare in volpi e lontre. Dopo i casi segnalati in un allevamento spagnolo di visoni (leggi qui), gli enti di sanità pubblica fanno sapere che la mutazione che permettere al virus di infettare anche i mammiferi potrebbe facilitare il passaggio negli esseri umani. Anche se, come spiegano, il rischio resta molto basso. Secondo quanto si apprende dall’agenzia Animal & Plant Health Agency (Apha), il virus H5N1 è già stato trovato in tutto il mondo in una serie di mammiferi, fra cui orsi grizzly in America, visoni in Spagna per l’appunto, ma anche delfini e foche. Per ora l’ipotesi più accreditata è che questi animali si siano infettati dopo essersi nutriti di uccelli selvatici morti o malati. Si è visto, però, che volpi e lontre presentavano una mutazione del virus che potrebbe rendere più facile l’infezione nei mammiferi, anche se non ci sono reali prove della trasmissione diretta fra mammiferi. Ian Brown, professore e direttore dei servizi scientifici inglesi dell’Apha, fa quindi sapere che la task force nazionale che si occupa dell’epidemia di influenza aviaria in Gran Bretagna sta già intensificando la sorveglianza dei casi nei mammiferi analizzando, nello specifico, il genoma del virus.
