Roma – In un’Italia divisa dal maltempo, con siccità al Sud e forti piogge e freddo al Nord, Coldiretti lancia l’allarme. La nuova ondata che sta investendo il Nord rischia di complicare la situazione resa già difficile dalle abbondanti precipitazioni delle settimane scorse. I terreni agricoli allagati, infatti, rendono impossibili le semine e interferiscono anche nel processo di maturazione delle piante già messe a dimora. Nel bresciano sono stati stimati ritardi per il mais di due mesi. Anche lo sfalcio del fieno è gravemente compromesso. Bisognerà attendere la completa asciugatura dei campi per fare una stima effettiva dei danni. Al Sud il problema è esattamente opposto. La siccità, infatti, sta mettendo in ginocchio l’ortofrutta. Il persistere della siccità, cui va aggiunto il pessimo stato della rete idrica, sta mettendo a serio rischio tutta la produzione dell’uva da tavola, così come era successo per le arance. Coldiretti sottolinea come questa situazione sia la riprova della tropicalizzazione del clima, con un aumento costante delle temperature e sfasamenti stagionali con brevi ed estremamente intense precipitazioni. Secondo i dati di Isac Cnr (Istituto di scienze atmosferiche e climatiche) i primi cinque mesi del 2024 sono in testa alla classifica dei più caldi in assoluto. Un’anomalia molto più pronunciata al Centro con un +1,76°, mentre al Nord si registra +1,43° e al Sud +1,67°.
