Seattle (Usa) – “Pagare i tuoi dipendenti 15 dollari all’ora non ti rende un posto di lavoro all’avanguardia se poi li costringi a fare pipì nelle bottiglie di plastica”. Ad affermarlo è Mark Pocan, membro democratico alla Camera Usa. Che punta il dito contro il gigante e-commerce Amazon. Dopo averlo negato per mesi, ora l’azienda ammette che effettivamente i propri autisti si trovano talvolta costretti a urinare in bottigliette di plastica. “Sappiamo che i nostri autisti possono avere e hanno problemi a trovare i bagni a causa del traffico o perché percorrono strade fuorimano e questo è stato particolarmente frequente durante la pandemia di Covid, quando molti bagni pubblici erano chiusi”, confessa la società, facendo dietrofront e scusandosi con Pocan. Amazon ammette che il problema è di lunga data e che vorrebbe risolverlo. Che la creazione di un sindacato in un magazzino in Alabama, al voto in questi giorni, possa essere l’inizio di un cambiamento?
La confessione di Amazon: “Autisti costretti a urinare in bottigliette di plastica”
RepartoGrafico2023-01-10T12:46:03+01:006 Aprile 2021 - 09:50|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: amazon, autisti, driver, e-commerce, mark pocan|
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