La geopolitica del vino secondo Nomisma: Italia leader in 46 mercati, la Francia in 51 (ma strategici)

2024-05-20T16:36:39+02:0020 Maggio 2024 - 16:36|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Bologna – Un’analisi dell’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma analizza il valore dell’export dei ‘Big 5’ del vino – Francia, Italia, Spagna, Cile e Australia – nei mercati mondiali. Ne emerge che la Francia detiene il primato assoluto dell’export vinicolo, con un valore di 11,9 miliardi di euro nel 2023, benché in calo del 3% rispetto al 2022. Segue l’Italia con 7,7 miliardi di euro (-0,8%), la Spagna con 2,9 mld (-3,2%), il Cile con 1,4 mld (-22,4%) e l’Australia con 1,2 mld di euro (-10%).

“A dispetto del gap di valore che ci separa dall’export dei vini francesi (4,2 miliardi di euro), dal punto di vista della numerosità dei mercati in cui si ha la leadership, la distanza non è così rilevante: mentre la Francia svetta in 51 Paesi, l’Italia non è da meno con 46 mercati in suo favore”, spiega la società. “Risultano invece molto distanziati gli inseguitori: la Spagna primeggia in 10 mercati, il Cile in 9 e l’Australia in appena 3”.

Secondo Nomisma, la discrasia tra Francia e Italia del vino la si trova soprattutto nel prezzo medio del vino esportato: 7,81 euro/litro la Francia e 4,38 euro/litro l’Italia per i fermi in bottiglia. Inoltre, la Francia “domina” in piazze strategiche come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Giappone e Svizzera, mentre l’Italia si afferma soprattutto nell’Europa orientale, “dove si registrano importanti tassi di crescita nei consumi di vino, ma il valore medio di una bottiglia acquistata è ancora basso”.

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