Milano – Il conflitto Russia-Ucraina destabilizza il business internazionale del made in Italy, soprattutto in settori export-oriented come quello della meccanica strumentale. Per cui il mercato russo vale il 2,6% di tutte le vendite oltreconfine, per un valore di 2,1 miliardi di euro, come riporta Il Sole 24 Ore. Sulle pagine del quotidiano, a esprimere la loro preoccupazione sono alcuni grandi player del comparto, anche del mondo packaging. “In questi giorni avrei dovuto siglare un contratto per un impianto da 1,5 milioni, ci lavoravo da settembre”, spiega Riccardo Cavanna, dell’omonima azienda di macchine per il confezionamento. “Il cliente mi ha chiamato proprio stamattina, spiegandomi che con il rublo così ‘basso’ e i tassi raddoppiati avrebbe messo l’investimento in stand-by”. È preoccupato anche Marco Calcagni della Omet, che produce macchine per la stampa di etichette e imballaggi: “Per noi su 100 milioni di ricavi Russia e Ucraina valgono 5 milioni, si tratta di qualcosa di gestibile anche se i danni sono notevoli. Le sanzioni? Sono una spinta al negoziato, che è la priorità assoluta. La cosa più importante è mettere fine a questa sciagura”.
La guerra manda in tilt l’export di meccanica strumentale
federica2022-03-03T11:21:30+02:003 Marzo 2022 - 11:21|Categorie: Tecnologie|Tag: cavanna, export, meccanica strumentale, Omet, packaging, Russia|
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