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La Lav, tra i finanziatori di ‘Food for Profit’, scrive agli eurodeputati e attacca gli allevamenti

2024-09-04T14:56:13+02:004 Settembre 2024 - 14:56|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , , |

Belgio (Bruxelles) – La Lav (Lega anti vivisezione), tra i finanziatori del docufilm ‘Food for Profit’ firmato dalla giornalista Giulia Innocenzi (leggi qui), ha inviato ai deputati europei alcune lettere per mostrare “gli orrori della vita a cui sono sottoposti milioni di animali rinchiusi e sfruttati” a causa degli allevamenti intensivi, cavalcando la scia lasciata dal docufilm stesso. L’obiettivo, come riporta il sito Agricolae, è di spingere, attraverso i deputati, la commissione Ue a rimettere al centro dell’agenda politica il pacchetto di riforme annunciato dalla presidente Ursula Von Der Leyen sul benessere animale. I deputati sono quindi stati invitati a partecipare all’Euro Tour organizzato dalla Lav per supportare l’associazione Project 1882, che passerà dall’Italia tra il 24 e il 27 settembre, sostando a Bologna e Torino.

L’iniziativa, da parte della Lav, di invitare i membri del Parlamento europeo a sostenere un certo programma politico non ha, di per sé, nulla di scandaloso. Non si tratta, del resto, che di un caso tra tanti. Ad esempio, Capital V, organizzazione no profit che fornisce investimenti a start up e aziende impegnate nella produzione di cibo a base vegetale, fondata dall’olandese Van Deurse, ammette, sul proprio sito, di fare “pressioni sui funzionari governativi e sui responsabili politici per creare leggi che proteggano gli animali e promuovano il veganismo”. Va tutto bene, finché si rimane nel solco della legalità. Ma perché, dunque, proprio il mondo vegano grida continuamente allo scandalo quando a cercare di promuovere i propri interessi sono le ‘lobby’ dell’industria zootecnica?

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