Roma – Sono diverse le misure inserite nella Legge di Bilancio che riguardano direttamente il comparto agrifood. Anzitutto, c’è da registrare l’approvazione dell’emendamento sulle Tea, le Tecniche di evoluzione assistita, a firma del senatore di Fratelli d’Italia Luca de Carlo, col quale si stabilisce la proroga della sperimentazione già in opera sino al 31 dicembre 2026. La Lega ha promosso invece l’estensione della possibilità di usufruire dei voucher in agricoltura fino al 2028, e, in un emendamento, ha ottenuto di dirimere il contenzioso delle quote latte (vicenda che si trascina dagli anni ’90), consentendo all’amministrazione di recuperare i crediti e nel contempo mettendo in grado le aziende agricole di svolgere la propria attività senza la spada di Damocle di ulteriori procedure esecutive.
Italia Viva ha promosso un ordine del giorno inserito in manovra, con cui si promuovono incentivi per i giovani agricoltori, a partire dall’esonero contributivo per sostenere gli investimenti iniziali, mentre Fratelli d’Italia ha voluto a favore del lavoro stagionale un emendamento che che stanzia 900mila euro annui a decorrere dal 2026 per il regime delle prestazioni di lavoro agricolo occasionale a tempo determinato. Per iniziativa dell’emendamento presentato dal M5S, e in particolare dalla senatrice Gisella Naturale e l’ex ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, che ha trovato la forte convergenza del leghista Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, è stata accolta infine la riduzione delle accise ai birrifici italiani, che consentirà ai produttori di risparmiare circa 4,3 milioni di euro in due anni.
