Nuoro – Sono quasi mille i focolai di Lingua blu in Italia. La malattia, portata da un insetto appartenente al genere Culicoides, colpisce ovini, caprini e bovini ma non è pericolosa per l’uomo; ad oggi ha costretto gli allevatori ad abbattere migliaia di pecore. La Sardegna è la Regione più colpita: oltre 850 i casi individuati, soprattutto nelle province di Nuoro e Oristano, per un ammontare di danni stimato intorno ai 5 milioni di euro, come riporta il Sole 24 Ore. In Calabria i focolai ammontano già a quota 50, e sono oltre 2mila gli animali uccisi. Una cinquantina di focolai è stata individuata anche in Piemonte, Regione che conta 5.300 allevamenti con 56mila caprini e 105mila ovini.
In Sardegna, gli allevatori puntano il dito contro la Regione: i vaccini più aggiornati non sarebbero stati acquistati e distribuiti in tempo per prevenire la diffusione del sierotipo 3 del virus. In Piemonte, dove la Lingua blu è arrivata circa sei mesi fa dalla Francia, l’assessore al Commercio, all’agricoltura e al cibo Paolo Bongioanni afferma: “Chiederò al Ministero dell’Agricoltura un sostegno a 360 gradi, mentre a quello della Salute chiederò di fare regia a livello nazionale e di interessarsi con la Francia per avere la disponibilità di almeno 20mila dosi di vaccini. Inoltre, cercheremo di individuare a livello regionale le risorse per garantire agli allevatori un contributo a titolo di rimborso parziale per ogni vaccinazione effettuata”.
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