Genova – Mario Gasbarrino, ex numero uno di Unes/U2 supermercati e oggi al lavoro con Everton, realtà specializzata in infusi e tisane, lancia un messaggio ai buyer dalla sua pagina LinkedIn. Lo pubblichiamo di seguito: “E’ da questa piantagione , in India, che Everton prende il suo the bio, che produce nel proprio stabilimento nel posto. Oggi tutti parliamo di controllo della filiera, ma non sempre i comportamenti di acquisto sono poi coerenti con le dichiarazioni. Lo posso dire perché dopo 35 anni di retail qualcosa ho visto e qualche errore (molti) l’ho fatto anch’io. Ma bisogna che i buyer escano dalle loro torri eburnee, che non valutino solo sul prezzo (anche perché un giorno un lavoro così banale, che qualcuno sta già sostituendo con le aste al ribasso, domani potrebbe (o sarà) sostituito da una macchina o un algoritmo. Bisogna cambiare! E i primi a cambiare devono essere i capi, i ceo del retail. Il tempo del buyer chiuso in ufficio è passato, oggi deve andare in giro nei supermercati per capire cosa vuole il cliente e nelle aziende per capire come lavorano e come la pensano!! L’esempio di Everton è solamente strumentale: con questo post spero che qualcuno capisca anche perché ho scelto questo lato del tavolo e questa azienda (in giro ce ne sono tante), ma voi dovete essere come i cercatori di funghi, vederle prima degli altri ed anche su sentieri dove è già passato qualcuno prima di voi ma non l’ha visto”.
Mario Gasbarrino (Everton, ex Ad Unes): “I buyer escano dalle loro torri eburnee e non guardino solo al prezzo”
federico2023-06-19T12:58:37+02:0011 Novembre 2019 - 13:00|Categorie: Mercato, Retail|Tag: Mario Gasbarrino|
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