Malagnino (Cr) – MartinoRossi rafforza il proprio impegno nella gestione integrata della filiera agroalimentare con la costituzione della business unit dedicata ‘Campi d’Italia’. Obiettivo dell’iniziativa è garantire un approccio sempre più strutturato, innovativo e sostenibile nella catena di approvvigionamento.
La nuova business unit è deputata al potenziamento di un modello di filiera italiana integrata e certificata che MartinoRossi adotta da oltre 40 anni nelle regioni del Nord Italia per la coltivazione dei cereali e in quelle del Centro e Sud per le leguminose, seguendo in prima persona l’intero ciclo produttivo. Garantirà prodotti esenti da allergeni e Ogm e di alta qualità con il massimo controllo lungo tutta la catena del valore. Come fanno sapere dall’azienda, ‘Campi d’Italia’ è chiamata a gestire oltre 16mila ettari, attraverso contratti di filiera per cereali e legumi da agricoltura convenzionale o bio senza allergeni, monitorando le coltivazioni attraverso sistemi informatici all’avanguardia che consentono una puntuale mappatura di tutti gli areali. Inoltre, il supporto costante da parte dello staff agronomico durante tutta la fase fenologica permette di tenere sotto controllo in tempo reale l’andamento delle colture. Si tratta di un patrimonio che coinvolge direttamente più di 500 aziende agricole italiane e che, nel solo 2024, ha permesso di raccogliere dai campi oltre un milione di quintali di materia prima, poi stoccata e lavorata negli stabilimenti di Malagnino, Alessandria e Grosseto. Alla guida della nuova business unit ci sarà Daniela Guindani, direttore operativo, con 20 anni d’esperienza nella gestione delle filiere e dal 2005 in MartinoRossi come responsabile del reparto agronomico.