Maxi sequestro di pomodoro egiziano nel Salernitano: confiscate 821 tonnellate di semilavorato contaminato da pesticidi

Nocera Inferiore (Sa) – E’ passato poco più di un mese dallo scandalo Scarlatto che ha coinvolto l’azienda toscana Petti – Italian Food (leggi qui). E ora il settore conserviero è scosso da un altro terremoto. I carabinieri della Sezione operativa centrale del Comando per la tutela agroalimentare di Salerno hanno posto sotto sequestro un ingente quantitativo di concentrato di pomodoro di provenienza egiziana rilevato nei pressi di un’azienda dell’Agro Nocerino Sarnese. Come riportano i giornali locali, il caso, già ribattezzato ‘Scarlatto 2’, ha portato alla confisca di 821 tonnellate di semilavorato per un valore di circa un milione di euro. Il Corriere del Mezzogiorno riferisce che la merce confiscata risulta essere la minima parte di una partita molto più grossa. “E’ stato accertato che già alcune centinaia di tonnellate sono state commercializzate in Paesi dell’Unione europea ed extra comunitari”, spiega la testata. La materia prima confiscata, inoltre, presenterebbe elevate quantità di pesticidi. “Gli elementi indiziari acquisiti e i riscontri sul campo lasciano ritenere che il materiale alimentare sequestrato sia largamente interessato dalla contaminazione di pesticidi, presenti in misura maggiore a quanto normativamente consentito”, evidenzia una nota rilasciata dagli inquirenti. La merce, stoccata in fusti metallici, era in attesa di essere lavorata e confezionata. Al momento non è ancora stato rivelato il nome dell’azienda coinvolta. Si parla solamente di una società “leader nel settore conserviero”. I fratelli A.P. e A.D., titolari dell’azienda, sono stati denunciati per frode in commercio e per commercio di sostanze alimentari nocive.

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