Roma – “Un’intesa inaccettabile. L’accordo commerciale di libero scambio tra l’Unione europea e il Mercosur raggiunto nei giorni scorsi non fa certo gli interessi dei risicoltori europei. Anzi”. Con queste parole, i risicoltori aderenti all’Ente nazionale risi contestano l’accordo commerciale di libero scambio tra l’Ue e il Mercosur (leggi qui). “Nell’accordo manca il principio di reciprocità che è indispensabile per non far entrare nell’Unione europea prodotti agroalimentari ottenuti senza il rispetto degli standard ambientali e di sicurezza alimentare che, invece, devono essere garantiti per i nostri prodotti”, sottolinea Natalia Bobba (nella foto), presidente dell’Ente nazionale risi.
Per quanto riguarda il riso, nello specifico, è prevista una concessione ai paesi sudamericani di un contingente a dazio zero di 10mila tonnellate per il primo anno, che si incrementerà ogni anno di 10mila tonnellate fino ad arrivare a un massimo di 60mila tonnellate.
“L’Ente nazionale risi si adopererà affinché l’Italia voti contro l’accordo oppure, come dichiarato dal ministro Lollobrigida, che vengano previste adeguate garanzie sulla reciprocità, la protezione delle nostre produzioni e delle compensazioni per eventuali danni che potremmo subire”.