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Miele: cresce in Europa il numero delle referenze adulterate

2024-01-10T12:17:59+02:0010 Gennaio 2024 - 12:17|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , , |

Bruxelles (Belgio) – Nel 2018, secondo una risoluzione del Parlamento europeo, il miele era il terzo prodotto più adulterato al mondo. E la situazione non è migliorata con il passare degli anni. Solo nel 2021 e nel 2022, infatti, secondo un’indagine compiuta in Europa dall’Olaf (organismo antifrode comunitario), su 320 campioni di miele analizzati il 46% è risultato contraffatto. E questo, scrive ItaliaOggi, perché “rilevavano almeno un marker da fonte di zucchero estranea”. Ne sono un esempio gli sciroppi zuccherini o gli sciroppi di mais e riso.

Un fenomeno, quello evidenziato, che colpisce anche l’Italia. Il Copa Cogeca, infatti, scrive il quotidiano, ha svolto due indagini sull’argomento. La prima su 20 campioni di mieli presenti sugli scaffali della Grande distribuzione e la seconda su 27 campioni. Rivelando, alla fine, come nella prima indagine un campione sia risultato positivo alla ricerca di zuccheri esogeni e nella seconda indagine tre campioni.

In base a dati Eurostat, si legge su ItaliaOggi, il principale esportatore di miele a basso costo verso l’Unione Europea è la Cina, con il 36% di quota nel 2022. Seguita dall’Ucraina, che tra gennaio e settembre 2023 ha esportato 41mila tonnellate di miele verso l’Ue con una quota del 24%; dall’Argentina e dal Messico. Proprio per contrastare la diffusione di prodotti falsi o adulterati, in Europa sarà obbligatorio fornire l’indicazione di origine del miele in etichetta (approfondisci qui).

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