Bruxelles (Belgio) – In Europa sarà obbligatorio fornire l’indicazione di origine del miele in etichetta. E se l’alimento dovesse provenire da più di un Paese, ciascuno dovrà essere indicato in ordine decrescente e con la rispettiva percentuale. È stata infatti approvata all’unanimità e a livello europeo, si legge su Il Sole 24 Ore, la posizione della Commissione Agricoltura sulla Direttiva Colazione. Che stabilisce una serie di norme di denominazione, vendita ed etichettatura per alcuni prodotti alimentari di largo consumo.
L’industria del miele, fortemente in difficoltà a causa del cambiamento climatico e dai costi di produzione in aumento, in questo modo vuole contrastare la diffusione di prodotti falsi o adulterati e tutelare, invece, le produzioni nazionali e più genuine. “Abbiamo approvato lo stop europeo alle sempre più frequenti frodi alimentari che riguardano il miele, vietando i prodotti adulterati e di provenienza sconosciuta”, evidenziano Paolo De Castro e Camilla Laureti, membri Pd della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue.
“Il quadro delle criticità nazionali”, sottolinea invece al quotidiano Raffaele Cirone, presidente Fai-Federazione apicoltori italiani, “è aggravato dalla concorrenza sleale dei Paesi europei, che sono al tempo stesso piazze di confezionamento ed esportazione di miele extracomunitario nazionalizzato e usato per le miscele del prodotto collocato nei mercati dalla Gdo e dall’industria italiana”.
