Il Consiglio Ue approva la ‘direttiva colazione’

2024-04-30T10:49:56+02:0030 Aprile 2024 - 10:42|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , , , , |

Lussemburgo (Lussemburgo) – Il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva la revisione della ‘direttiva colazione’, l’insieme delle norme sulla composizione, la denominazione di vendita, l’etichettatura e l’imballaggio di alcuni prodotti alimentari abitualmente consumati per la prima colazione, come miele e marmellata.

Fra i temi principali della revisione c’è l’etichettatura del Paese di origine e il sistema di tracciabilità del miele: le nuove norme, infatti, sono volte a contrastare le importazioni di miele adulterato da paesi extra-Ue, attraverso l’utilizzo di un’etichetta obbligatoria e ben visibile che riporti il Paese di origine; inoltre verrà avviato un processo per creare un sistema di tracciabilità del prodotto. Nel caso in cui il prodotto finale sia composto da materie prime provenienti da Paesi diversi, l’etichetta riporterà anche la percentuale in cui sono presenti. Sulle etichette dovranno inoltre essere più chiari il contenuto di zucchero nei succhi di frutta e sul contenuto minimo di frutta nelle marmellate.

“Una maggiore trasparenza che permetterà ai consumatori di poter effettuare scelte più consapevoli e sane e ai produttori di avere uno strumento per contrastare contraffazioni e concorrenza sleale” ha commentato il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Luigi D’Eramo.

Tuttavia, in fase di accordo è stato eliminato l’obbligo dell’indicazione obbligatoria dell’origine della materia prima per succhi di frutta, marmellate e confetture. Per Coldiretti, “si è persa l’ennesima occasione per assicurare più trasparenza ai cittadini, soprattutto in un settore che vede come primi consumatori le giovani generazioni”.

Dopo il via libera definitivo, la legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Le norme saranno poi applicabili in tutti i Paesi dell’Ue dopo due anni.

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