Malagnino (Cr) – I consumatori italiani hanno sempre più familiarità con i prodotti plant based e, nel prossimo futuro, è prevista un’espansione significativa degli spazi dedicati a queste referenze nei supermercati. A dirlo è una recente ricerca di AstraRicerche commissionata da MartinoRossi, azienda cremonese specializzata nella produzione di farine, semilavorati, ingredienti funzionali e prodotti plant-based senza glutine, allergeni e Ogm da cereali e legumi.
Oggi il 17% degli intervistati dichiara di consumare abitualmente prodotti plant based, il 12% li ha provati almeno una volta mentre il 31% mostra interesse pur non avendoli ancora sperimentati. Solo il 12% non ne ha mai sentito parlare. I driver del successo sono molteplici: curiosità (44%), l’influenza dei social network (29,5%), salute (32%), assunzione di proteine alternative alla carne (23%), attenzione al benessere animale (40%) e riduzione dell’impatto ambientale (35%). I prodotti plant-based più conosciuti sono i burger vegetali (58%), le bevande vegetali (54%) e gli yogurt vegetali (53%).
Nel futuro i consumatori prevedono una progressiva diminuzione dell’alimentazione onnivora, la crescita della dieta mediterranea e dell’alimentazione flexitariana e vegetariana. Coerentemente con questi dati emerge una visione chiara dei punti vendita: la maggior parte degli italiani prevede che lo spazio dedicato ai prodotti vegetali crescerà in modo significativo nei supermercati fra 10 anni. Il 20% immagina che arriveranno a occupare almeno la metà della superficie, mentre il 49% pensa che cresceranno fino a coprire circa un terzo dello spazio espositivo. Quando si tratta di organizzazione dello scaffale, il 44% preferirebbe un unico reparto ‘veg o plant-based’, mentre il 41% vorrebbe trovare i prodotti plant-based accanto ai corrispettivi di origine animale, in ogni corsia. Solo una minoranza (14%) opterebbe per una collocazione a fianco degli omologhi animali all’interno dello stesso banco.