Meda (Mb) – “Tutto sbagliato, tutto da rifare”: così avrebbe commentato il buon Bartali, asso del ciclismo italiano, alla notizia dell’acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces (leggi qui). Si erano fatti tanti nomi: Mercadona, Tosano, Conad e altri ancora. L’asso pigliatutto l’ha calato invece la famiglia Mastrolia con un’operazione da un miliardo di euro. Una mossa a sorpresa, inimmaginabile dopo la recente acquisizione di Plasmon, sempre da parte di NewPrinces. Bene, alcune considerazioni al contorno. La prima è che Carrefour passa in mani italiane. Un dato non banale, di questi tempi, che fa ben sperare. Oggi i supermercati Carrefour sono oggettivamente allo sbando. Servirà una grande opera di pulizia (in tutti i sensi) e di rilancio.
L’altro dato è quella che Angelo Mastrolia ha definito: “l’integrazione verticale tra produzione e distribuzione”. Un approccio diverso al mercato e sicuramente innovativo. Foriero di prospettive interessanti. I numeri di NewPrinces ora sono da record: un fatturato da 6,9 miliardi di euro, 13mila collaboratori diretti in Italia, 18mila nel mondo. A questo punto diventa interessante capire come reagiranno gli altri gruppi della distribuzione italiana. Certamente si troveranno di fronte a un competitor temibile. Con cui fare i conti, in tutti i sensi. Permettetemi infine una nota scherzosa a Giuseppe Mastrolia: “Da domani avrai un nuovo buyer di riferimento per il ‘sell in’ dei tuoi prodotti, tuo padre. E non è detto che sia una buona notizia…”.