Milano – Dopo un biennio contrassegnato da siccità e flessione produttiva, l’olio d’oliva dovrebbe tornare a vivere una congiuntura favorevole. Ad affermarlo è Zefferino Monini, presidente dell’omonima azienda olearia di Spoleto, in un’intervista pubblicata da Il Sole 24 Ore.
“Non si sono verificati attacchi di mosca olearia in tutto il bacino del Mediterraneo e si prevede una produzione di qualità e quantità medio-alta in Spagna, Grecia, Portogallo, Tunisia e Italia” spiega Monini al quotidiano. “Tradotto in cifre, considerato che ancora ci sono a livello mondiale 3-400mila tonnellate di stock di olio di precedenti campagne, si stima per l’annata 2024-25 una disponibilità di 3,6 forse 3,7 milioni di tonnellate di olio d’oliva e questo avrà effetto sui prezzi che caleranno favorendo, si spera, una ripresa dei consumi”.
Sulle pagine del quotidiano, Monini fa sapere che, per la prossima stagione, il prodotto italiano a scaffale potrebbe scendere sotto quota 10 euro, mentre le miscele di oli comunitari potrebbero tornare a costare tra i sette e gli otto euro, con qualche promozione che potrebbe arrivare intorno ai sei.