Bruxelles (Belgio) – Pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il nuovo regolamento della Commissione Ue “relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, per quanto riguarda le norme sull’indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza dell’ingrediente primario di un alimento” (clicca qui per il testo completo). Il provvedimento, che entrerà in vigore dal 1° aprile 2020, dispone che l’indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza è obbligatoria in etichetta quando la provenienza risulti “indicato attraverso qualunque mezzo, come diciture, illustrazioni, simboli o termini che si riferiscono a luoghi o zone geografiche, ad eccezione dei termini geografici figuranti in denominazioni usuali e generiche, quando tali termini indicano letteralmente l’origine, ma la cui interpretazione comune non è un’indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza”. Il regolamento, è specificato, non si applica ai prodotti Dop e Igp, né ai marchi d’impresa registrati laddove costituiscano un’indicazione dell’origine. Nelle modalità d’indicazione, lasciato ampio margine ai produttori: si potranno utilizzare le diciture “Ue” o “Non Ue”, ma anche quelle di una regione o uno stato, se ben chiari per il “consumatore medio normalmente informato”.
Origine in etichetta dell’ingrediente primario: via libera al nuovo regolamento dalla Commissione Ue
RepartoGrafico2023-06-27T10:11:43+02:0030 Maggio 2018 - 10:00|Categorie: Mercato|Tag: alimenti, Commissione Ue, ingrediente primario, origine in etichetta, regolamento|
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